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Indovinate piccini che fiaba è mai questa
che tutta si svolge in una foresta
dove vive una bimba con la nonnina
e la presenza del lupo è troppo vicina.
Già lo sapete e celarlo non posso,
questa e la storia di un cappuccio rosso
che viveva beata dentro una casetta
tra le coccole e i baci della sua nonnetta
che sempre diceva di fare attenzione
perché quel lupo era un gran golosone
e avrebbe mangiato anche un bambino
pur di riempire il suo grosso pancino.
Ma la bimbetta era troppo veloce
per il grasso lupo che gridava a gran voce
“Se ti prendo ti mangio in un solo boccone”
ma quella palla di lardo aveva il fiatone
e così non riusciva a prenderla mai
e Cappuccetto correndo evitava dei guai.
Ma il lupo assai furbo non s’arrendeva
e visto che mai non la prendeva,
pensa e ripensa escogitò una furbizia
e un dì che la bimba con grande letizia
andò nel bosco a raccoglier dei fiori,
lui di nascosto e non facendo rumori
guardingo arrivò alla loro abitazione
e bussando alla porta con finta agitazione
gridò a squarciagola “ la foresta sta bruciando”
La vecchietta che si stava addormentando
non pensò che poteva essere un trucco
e apri così la porta restando un po’ di stucco
Troppo tardi! ! Il lupo in un balzo fu addosso
e facendo un sol boccone grosso grosso
inghiotti la nonnina proprio tutta intera
anche perché davvero tenera non era,
si mise della nonna la vestaglia e la cuffietta
e s’infilò nel letto ad attender la bimbetta.
Ignara e saltellante ritornò la creatura
con dentro nel cestino i fiori e la verdura,
ma giunta innanzi a casa sentì un gran rumore,
quel lupo un poco sciocco dormiva da due ore
e russando come un matto faceva un frastuono
che sembrava quasi ci fosse qualche tuono.
Allora insospettita e prestando più attenzione
sbirciò dalla finestra e capì la situazione
e mentre lì vicino passava un cacciatore
lo chiamò a gran voce “ mi aiuti buon signore”.
Subito questi, afferrato un gran bastone
si preparò alla lotta con quel grasso bestione.
Il lupo nel frattempo si era risvegliato
e a un tenero pranzetto già era preparato,
Ma la bimba assai furbina recitò una scena
con quel grosso lupo che faceva quasi pena
con addosso la vestaglia e pure la cuffietta
e che aveva troppo pelo per esser la nonnetta
e disse “ma nonna che grandi occhi hai”
“ è per meglio vederti “ lui rispose “ tu lo sai “
“ e le orecchie sembran quasi da asinello “
disse lei indietreggiando di un saltello,
paragonato a un asino lui si arrabbiò molto
e rispose indispettito “ così meglio ti ascolto”
“ e la tua bocca è diventata troppo grossa”
disse Capuccetto arretrando in una mossa
e mentre lui dicea “è per meglio mangiarti “
sentì una voce gridar “ non azzardarti! !”
e il cacciator uscì da un nascondiglio
e con tutta la sua forza e un gran cipiglio
cominciò a menar delle forti randellate
sul lupastro che così non le aveva mai pigliate.
Cadde esamine il peloso sventurato
e il cacciator che già la pancia avea tagliato
estrasse la nonnina che malgrado lo spavento
uscì viva e arzilla con un balzo in un momento
e abbracciata con gran gioia la dolce nipotina
si mise a prendere a pedate la bestia lì supina.
Ma ormai così ridotto da fare compassione
imparato avea la bestia di certo la lezione
e la nonnina che di lui provava solo pena,
anche se il cattivo con lei volle far cena,
dopo averlo con l’ago e con il filo ricucito
e con un calcio nel sedere nel bosco rispedito,
preparò una bella torta per meglio festeggiar
quel che era già ricordo da potere raccontar.
E come vogliono i bimbi che ascoltano attenti
tutti vissero cent’anni felici e contenti,
perfino il lupo che grossa l’aveva combinata
si rassegnò per sempre a mangiar solo insalata | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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