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«Poesia molto apprezzata e sentita maggiormente da coloro chi vivono in questa realtà, profonda e romantica, il tempo porta via momenti vissuti nelle strade e nella chiassosa piazza durante le serate di Agosto. Terminate le feste, il paese si svuota e tutto ritorna alla normalità. La nostalgia assale tutti quelli consapevoli che il paese rimane vuoto.» |
Inserita il 11/12/2014 |
| Ora tutto tace, tutto cessa,
fra i viottoli del paese solo il suono
della nostra anima sognante.
T‘avvolge silente,
la piazza è vuota,
echeggia il fruscio dei rami
in balia del vento.
...Ora la musa ispiratrice,
sonnecchia supina
nel candido giaciglio,
attende ansiosa
risuscitar l’amante.
L’orologio del campanile
scandisce rintocchi,
inesorabile
il tempo porta via. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Terminata l’estate, il paese si svuota e il tacitar della sera diventa inquietitudine.» |
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