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Vi è una terra chiamata Val di Noto,
lì dove la Sicilia è più Africana,
che una natura ostile ed arcana
ha voluto provar col terremoto.
In due giorni della stessa settimana,
tante città tra cui Modica e Noto
spazzate furon via come da un vento...
...era un gennaio di fine Seicento.
Ma simili ad un’araba fenice,
dalle “ceneri” risorsero alla vita
quei paesi, in cui trionfò felice
un’arte esuberante, assai ardita
e nel contempo rigeneratrice:
ogni lor casa fu ricostruita.
Con nuove chiese e sontuosi palazzi
spuntarono anche splendidi terrazzi.
Rinata da un evento devastante,
città caparbia ed al fato ribelle,
appare oggi Modica ammaliante,
con le luci come ammassi di stelle,
o qual pietre di un diadema prezioso,
tra cui risplendono due molto belle:
San Giorgio in posizione alta e centrale,
San Pietro invece un po’ più marginale.
Da simile destino accomunata
anche Noto affrontò l’avverso fato:
ogni maceria venne cancellata
dal barocco più audace e più sfrontato.
Ma è nel Palazzo di Villadorata
che si giunge al livello più elevato:
sorprendenti son tutti i suoi balconi
con le sirene, Pegaso e i leoni...
Come sogni da un cataclisma emersi,
Noto e Mòdica hàn vinto i fati avversi... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Il 9 e l’11 Gennaio del 1693, un catastrofico terremoto sconvolse la punta della Sicilia che è più protesa verso l’Africa, ovvero il Val di Noto, causando distruzione e morte in molti paesi. I superstiti però ebbero la forza di far risorgere le proprie città dalla polvere delle macerie, ricostruendole secondo i canoni di una nuova arte: il barocco. Case, palazzi e chiese rifiorirono in maniera mirabile. Questa poesia rende omaggio a Modica e a Noto, 2 città con scenari da incanto, in rappresentanza di tutte le altre e che l’UNESCO ha inserito con altre 6 città nel Patrimonio dell’Umanità.» |
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