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Poesia sul tema Sono solo un uomo
Scrutando l'orizzonte avvisti la terra promessa
e, attraverso le traforate tele,
vedi la tua ombra dai rimorsi oppressa
ormai pronta ad ammainare le vele.
Eppure navigammo insieme per miglia
dove, seguendo le rotte della vanità,
sempre mancasti al mio cospetto
per timore di una scintilla di fiele,
ed ora, che da millenni aspetto,
ti volgi a me col segno di Ezechiele.
Nei ricordi annebbiati dall'incenso
abbandonammo il porto in cui uccidesti i tuoi fratelli
per donne, per terre o per soldi
in conflitti armati o in sanguinosi duelli
non sempre per puro diletto,
ma anche per un umano senso di giustizia
o per rivendicare il tuo leso diritto.
La corrente ci sospinse poi
tra le ruberie e i tranelli
giocati per invidia o bramosia
per frodare i tuoi fratelli
in un'isola in cui sperperasti nell'azzardo e nella lussuria
il lauto frutto dell'inganno
senza darne resto al mendicante
che ti tendeva le tremolanti falangi
con la speranza di un ritrovato barlume
che desse luce al crepuscolo
annidato tra la cieca carità
del tuo vitale muscolo.
Allora, cavalcando le onde,
superammo quell'atollo
dove fortemente desiderasti
la sposa di tuo fratello,
quella donna che infine possedesti
e poi in acque torbide abbandonasti.
E adesso, che siam prossimi all'approdo,
mi bisbigli di come trattasti la tua compagna,
la causa del tuo atavico dolore
e dell'originale magagna,
di come la violentasti, torturasti e a sangue picchiasti;
di come la costringesti a coprire con lunghe vesti
il proprio corpo con antichi e sacri pretesti;
di come la rendesti schiava per gelosia o per vendetta
e sfigurasti se per te non poteva essere la sua beltà.
Ascoltami or che la prua è vicina alla scogliera,
se speri ancora nella remissione,
inverti la rotta della tua crociera
e lasciami il timone in cerca di una giusta espiazione.
Stai infatti certo che Lui scuoterà la testa
e ti negherà l'agognata riconciliazione
perché l'uomo che eri s'è perso nella tempesta
ed ha lasciato il posto alla sua peggiore aberrazione. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«L'uomo di fronte alla sua coscienza.» |
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