Lo sguardo si mescola con la merce
ne raccoglie gli effluvi
e li conserva nell'orcio del cuore
dove invitanti richiami
diventano oli preziosi per l’anima.

Le forme s’accalcano l’una sulle altre
in una sovrapposizione di luci e ombre
che sfila le matasse dei pensieri
dipanandoli nella ressa dei colori.

L’olfatto si smarrisce nei fiori,
tra i verdi frutti del suolo,
saltando di banco in banco
come un pesce fuor d’acqua.

La mano della curiosità
accende i profumi delle spezie
tracciando sulle dita
la via percorsa dai sapori.

Ed è magia,
quella capace di guarire
con incantesimi naturali
partoriti dal ventre della terra.

Panacee che tramandano
le proprie radici
passando di bocca in bocca
dove la saggezza popolare
è il sale che le conserva.