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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Ritornò grazie a lei la Stagione,
i suoi baci ripidi, fluenti – le salive
cascate contrarie e impetuose che
come il fiume morde l’argine
inonda il corpo e la mente (la bocca nutre...)
- l’occhio è stravolto di nuovo curioso
questo bizzarro pudore cede
proprio tra la spalla ed il collo
dove fiorisce un piccolo neo
- che è poi solo corona
di un seno timido, ma caldo e accogliente
(quante volte mi prese!)
L’aroma fresco che è gioia di questa lingua
si sparse per l’addome puro - vaste distese
una tela bianca dalle infinite possibilità,
il suo tremore creò increspature vivide:
sorse l’ombelico sano
- messaggero discreto
per ciò che è già rivelato
e si svela umido più in basso;
la mia Tentazione affamata, allora libera
non trascurò le minime “ali”
onde eteree fino al piacere;
dal pendio fragile dei fianchi
levigai ciò che fu scolpito nella perfezione
- le mani scattavano vigorose
lungo archi morbidi ed astratti
Incapaci di coprire quella pelle!
E di pelle parlerò sempre; la Sua,
aveva il sentore scaltro dell’attesa
- la più volgare brama d’ogni spirito!
Scoprire sotto le proprie dita l’Infinito. |
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