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«29/01/2022 ore 05: 08 Tutt’oggi ancora niente si smuove, vanno in tanti là, perchè?chissà dove- Cambiano l’Ere e con loro gli smuovimenti, s’ammassano i problemi, storie, cambiamenti, non te le spiego... troppo lunga, Io son sempre qua ad arginare tormenti- questa è la vita? -non lo so- io ora vivo Felice, ora la Felicità è diversa- almeno per me. Forse ho capito l’impossibile Tuo Perchè- Nel Tempo si perde la Furia che avevi Te La Vita è Esserci ed io ci voglio stare, ho sentito quel brivido che ti fa Andare... T’abbraccio forte amico mio, un sorriso e un abbraccio ci vediamo dopo, forse, spero tardi, Capirai, non ho avuto il tuo coraggio Ho imparato una cosa: della Vita non voglio solo un Assaggio! Questa rossa la offro io... La prossima te...!» |
Inserita il 29/01/2022 |
Illuminava.
Il tuo buffo sguardo,
orgoglioso contrattacco
d’ultimo baluardo.
Un amico che muore è
un muro che spacca il tramonto,
ed il sole tutt’attorno
un velo a mezzogiorno.
Violento legno
da schegge percosso
assegna la stecca
di un violino commosso.
Con birra rossa
brindavi ai tuoi mali
lungo pieghe
tra inferni ideali.
Piango, testone,
il tuo già scritto addio,
sulla strada spaccata
ti ho accompagnato anch’io,
cinto da maniglie
come due strane briglie
per reggere il peso di quella
terra d’oblio.
Vai amico, vattene via,
niente hai sbagliato,
tra menefreghismo e fantasie
anche noi in piccoli buchi
vediamo utopie.
Non sei quel male
che il male ha svolto,
sei quel tenero viso
dalla vita sconvolto.
Non volano da soli
i sassi nel fosso,
sbatti le ciglia
che nessuno si è mosso... |
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