Ora che il pino
è diventato un altissimo albero di Natale
lo addobbo con i miei progetti realizzati
e ricordo quando erano solo sogni e speranze
ed un sorriso aperto del nonno
che offriva regali per noi e per i bimbi poveri.
Ricordo la gioia di cullare Gesù nel nostro cuore
ed il suo viso nell’ostia benedetta
che sorrideva felice di essere cullato in noi
come nel giaciglio della grotta di Betlemme
Una gioia che era sincera
e non effimero bagliore di un attimo
per il tempo di aprire i regali del superfluo
nell’era della mortificazione di quei valori
che sono l’anima della dignità umana.

Ora che il pino
è un luminoso albero di Natale
contemplo la nostra salvezza
arrivata dal Padre attraverso un Pargolo
ed accolta da Maria nella più genuina umiltà.

Ora che il pino
è un santo albero di Natale
ringrazio Dio della sua misericordia
e offro il mio amore a chi mi sta vicino
il mio conforto a chi è deluso
il mio respiro a chi non ha ossigeno;
e questo mi rende felice
come quando ricevevo i regali nella notte santa
che erano Amore, Affetto e Misericordia.