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Poesia sul tema La colpa è del tempo
| Si è spento un'altro giorno
sul molo in mezzo all'acqua,
un sole ormai esausto
trova anche il coraggio,
di scomparire ancora;
mentre il sale
sulla pelle ospita,
l'odore del mare.
Chissà quanti giorni passati,
quanti nuovi a venire,
si celano
tra quelle onde.
Sinfonia di gabbiani
nella musica del respiro,
l'oggi
ormai è già insieme
a ieri;
lasciando nelle mani
sabbia,
per pugni bramosi,
di rabbia.
Al porto della vita
pescatori di gente umile;
anche oggi bacerò la mia donna
dalla barca,
che senso ha poi,
il nostro volerci bene,
perché l'attesa
ancora mi condanna?
Perché non si quieta il mare?
perché non si calmano le parole?
Con gli occhi al cielo
remo verso la fortuna.
A volte non c'è un senso
il mare esaurisce il vento,
solo reti che accolgono amarezze.
Estate, Autunno, Inverno
e infine Primavera,
la giovinezza fugge sempre
prima della sera.
Nei miei cassetti
pesco, sempre il mondo;
ma tutto dentro lì,
non ci stà più;
scienziati e poeti si sono
già imbarcati,
mi chiedo quando andremo
tutti via di qua?
Non c'è più acqua al fiume,
non c'è più scuro o lume,
acrobati pensatori,
distruggono le certezze della vita.
Non leggo più per altri
le tazze del caffè
e nei tarocchi,
manca sempre il Re.
Alla fine della nottata,
l'angoscia non è svanita
e l'orologio,
mai potrò fermare.
Nelle foto e nelle menti
quel che ero e quel che sono,
non paga il conto
per il prezzo che richiede.
Gira la bilia e punto la fortuna,
mi alzo in piedi e grido chi son Io,
ma il punto che vince sempre;
è sempre di quel Dio.
M'imbarco nuovamente
senza remi e senza vela,
salderò ancora il conto
nelle tasche le conchiglie.
Gli spiccioli del tempo
che non vuol essere contato,
del tempo futuro, presente
e il tempo che è passato.
Non serviranno a nulla,
non sono mai serviti.
Tra le onde all'orizzonte
la figura che mi chiama
non ha nulla di una figura,
umana.
Amore mio e amici,
deve essere così,
si è solo di passaggio
in questo molo qui. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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