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Poesia sul tema Con un rosario tra le dita
| È buio. Una falena bianca
palpita silenziosa tra le dita,
freme, si posa sulle palpebre
chiude con le sue ali le mie labbra.
Non posso più guardarmi corpo e mani
sporchi di una paura che mi uccide i sogni
la bocca che rifiuta le parole
di questo turbamento insonne e oscuro
di questa luce fredda dentro il cuore.
Anche tu, mamma credevi a questa luce
e mi hai lasciato libero nel sole
come farfalla che apre le sue ali.
Ora mi chiedi quale oscuro male
ha invaso le mie notti, rende solitario
il pianto che improvviso mi soffoca la gola
e cresce l’ira contro i tuoi sorrisi.
Anche lui sorride, anche il mio male
ha materni gesti che m’ingannano
piegato e impaurito al suo piacere.
Lui parla con dolcezza
spalanca le sue braccia, chiede al Cristo
perdono per le nostre colpe ingenue,
appare come un angelo di luce
ma con le dita stringe forte i polsi
mi spinge dalle spalle afferra la mia nuca
e brillano i suoi occhi di una luce fredda.
Ma non ha gli occhi tuoi non ha il tuo sguardo
piuma di tenerezza che mi dice amore
soffio delle tue labbra come un fiore
su cui posare stanco ogni paura.
E lentamente infondi coraggio alla mia voce.
E lentamente parlo, chiedo al tuo cuore
di restarmi accanto nel mio triste buio
di accendere le luci sopra le mie notti. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«La poesia è il lamento di un bambino abusato da un sacerdote. Delusione e sensi di colpa (), rivolta contro la madre (), colpevole secondo il bambino, di averlo affidato al sacerdote () . Tradito così radicalmente, intrappolato nel “silenzio di Isacco” (), erige muri di difesa fra sé e il mondo (), finché la madre non riesce con dolcezza a ottenere le sue confidenze e ad aiutarlo.» |
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