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«Non ho parole per esprimere ciò che, tutto, ho già pienamente espresso in questo componimento... E considero questa affermazione un validissimo spunto di lettura di una poesia che ritengo completa sotto molteplici aspetti...» |
Inserita il 27/10/2012 |
Il grigio insieme insiste,
L'opaca gèa di ferro
E acciaio e calce e legno,
Tra sassi, pietre, selci e rocce,
Calce nera, umido impasto d'umane usanze;
Tetra è la stazion volgare,
Tetri treni, panche e piste,
Tetro il volgo - se non erro.
Freddo il cuore, malo ingegno,
Solo donne, sesso e bocce;
Muor l'amore nelle stanze
(Ha l'ali avèrte, senza voglia di volare).
Amor che cuoce, amor che arde,
Amor che morde a suon di voce,
Amore truce e amanti calde,
Amanti stolte, senza luce!
Amor che pare opera buona
Quando dona amore ai vinti,
Inginocchiati in terra, affranti,
Sporchi, smorti, e gli occhi spenti;
Avanzo, uno, tra la sozza massa,
L'altro me compare al fianco;
Il suolo trema, l'alto tuona,
E osservo andando in strada, stanco.
"Non ragioniam di lor, ma guarda e passa",
Assilla l'altro, sputa in basso,
Ed io a seguirLo: guardo e passo.
È un far di razze questo?
Un mover guerra a belve infirme,
Sazie, guaste, bestie prive
D'alcun senso, penso.
Non basta il gesto:
Il lor orgoglio è denso
E acuto, veston firme,
Se le assènti s' posson far nocive,
Aggressive, noncuranti né di questo né del resto.
Mi volsi a lor, sempr'agli stessi,
Verso il ciel, mi volsi e dissi:
"Unti usurpatori, diavoli meschini,
Avete grinta come eroi,
Ma fango e terra fra le mani,
Freddo il cuore, schiavi siete, Suoi!"
Eppure il cielo è amaro, esiste
Un torbido pallore nello sterro,
E amaro è il vento, e un pegno
Grava su miliardi di capòcce;
"Genti, calme, state manze!",
Parlo, anche se temo di sperare
Per le vostre vite miste.
Io, che le passioni intèrro,
Che per verbo intendo un segno,
Avanzo pieno d'odio e pien d'angosce.
E ancor mi fermo, soffermo alle apparenze;
Getto i versi sparsi in mare;
E i miei pensieri annego, triste.
(Non intendo disperare) |
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