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«Dalidà: so bene che il mondo continua a girare anche se tu non ci sei più ma … è il mio che si è fermato senza di te. Un amore spezzato forse dalla sventura, dal beffardo destino che avvolge quel sentimento indivisibile nelle fauci della morte; la sola in grado di cancellare per sempre sulla terra.» |
Inserita il 22/05/2014 |
| I miei occhi ...
all'improvviso si perdono ...
Su vertiginosi passi
si trascinano lentamente,
si spengono ...
Nel brumoso silenzio
di questa lunga notte
un ultimo istante ancora, amor mio,
attenderò smarrita
prima di disertare la vita.
E quando il vortice della sventura
avrà ingannato anche la ragione,
vedrò discendere nell'ombra dell’oblio
la mia disperazione.
Potrò cosi raggiungere il tuo sorriso,
per l’eternità, uscendo fuori dalla scena.
Potrò lasciar volare libero il mio sogno,
beffando pure il mio destino.
Sulle ali di un angelo lo vedrò bearsi;
pregherò perché lo guidi fino a te,
che sognare più non puoi.
Profonda m'assali "malinconia"
nella solitudine di questa fredda e oscura stanza.
E quando il sonno avrà sfiorato le mie ciglia,
la mia porta resterà chiusa alla nuova aurora,
e ancora più stranita da questa vita arida d’amore,
anch'io avrò sconfitto il mio dolore.
Come il cessar del temporale,
si consuma lasciando in pegno sul mio davanzale
un’ ultima goccia di rugiada che il sole,
presto scalderà nel suo abbraccio di calore.
Il tuo respiro sarà il mio ultimo ricordo,
forse per me, il solo modo di poter sentire ancora ...
il sapore delle tue labbra.
E adesso tu, che nell'ultimo dei miei giorni
giungi a me, ignara, scaldi col tuo corpo privo d'amore
la mia ultima e più grande nostalgia. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«lo sguardo un po perso di una Venere assente. Scrivo semplici versi ma intensi ... per una stella che continua ancora a dare vita all'ispirazione e riempie i miei momenti di solitudine.» |
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