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Nel silenzio che precede la burrasca
Getto reti per la preda ancora ignara.
Quando il primo vento piano soffia
Nel capanno attendo con pazienza.
Mentre affilo le mie grinfie lentamente
Colgo l’ombra che si sposta in fondo al cielo.
La pazienza, con le mani costruita
Già da secoli mi tira per la giacca.
E vorrei fuggire via da questo quadro
Ché millenni sono ormai che mi imprigiona.
Respirare tra la luce e l’uragano
Correr via tra le foreste a perdifiato
Rinnovare il giuramento già scordato
Ritrovare il sentimento ormai sopito.
Con l’impavido respiro della belva
Che un me stesso nascondeva sotto un sasso.
Con le lacrime di chi non piange mai
Perché il tempo, gran tiranno, non permette.
Arrestarsi sopra il ciglio di un abisso
Giusto il tempo di non soffocare.
E fermarsi a rimirare senza fretta
Quell’affresco che non è mai scolorito
Di una vita già vissuta troppo in fretta
Ma stupenda, ineguagliabile, superba.
Dove tempo per voltarsi non ce n’è.
(E se c’è…...È perché……...)
Anche un Dio scappa di casa qualche volta
Per liberar le spalle almeno un giorno,
da quei secoli di noia e di contorno
A preghiere che non sai chi te le dica.
Anche i nomi a volte perdono sostanza
Come volti che la nebbia piano inghiotte.
E ricordi quando ti hanno benedetto?
E quando hai ricordato tu di maledire?
Ma talvolta la memoria non trattiene
Certe immagini che abbiamo seppellito.
Come quando hai rilevato troppo tardi
Che lo zenit del tuo tempo era svanito
Ma conviene fare finta che sia adesso
Lo splendore del tuo splendido passato.
Anche un Dio scappa di casa qualche volta.
Ma poi torna, con la coda tra le gambe.
E l’aria mesta, gli occhi bassi, il volto triste.
Mentre dentro ride e aspetta il tuo perdono.
E ti perdona, dando inizio a un'altra Era.
Perché a volte il giorno sorge senza luce.
Non preoccuparti, non ce n’è bisogno. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Mentre osservavo un antico affresco mi ha colpito l'espressione annoiata di uno degli angeli. Mio figlio maggiore ha suggerito l'immagine di un dio affannato e bisognoso di un break. Io sono d'accordo con lui. A volte ci vuole una pausa.» |
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