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«La "passività?" beh... non è certo brandendo un martello e picchiando qualcuno che potrei cambiare le cose da solo. Molti pensatori e rivoluzionari lo sono stati con la penna e non per forza con la spada. Comunque questo è il mio sentire, condivido opinioni e movimenti degli indignati e cerco di contribuire come posso. Inoltre le mie condizioni non mi permetterebbero di ribellarmi fisicamente, purtroppo.» |
Inserita il 09/02/2012 |
Non vi sopporto più!
Ipocriti violentatori di sentimenti
non vi sopporto più, facili prede
di altri uomini insopportabili,
giardinieri dei vostri inutili giardini
su cui neanche il randagio più randagio
si ferma a pisciare,
vi osservo, tutti in fila
per cercare di superare tutti
con i gomiti sollevati
con voce che reclama per sé
i diritti degli altri.
Non vi sopporto più
quando vi fermate
su comoda ignoranza
paravento alle responsabilità
abilmente evitate,
ogni volta costa vite umane
così il paravento lo tolgo io.
Non vi sopporto più
quando alla morte del fratello
l'unico pensiero
rivolgete all'eredità,
fino a che la natura
mi da tempo, la mia gioia
rimane nel poter leggere
i vostri necrologi
sapere che ormai la proprietà
più non v'appartiene.
Oh monsieur Blanqui
com'è stato facile
distruggere, polverizzare,
annientare tutto il vostro impegno
la vostra esperienza,
non voglio rimanere
tutta la vita un mattone
su cui il falsario
edifica la sua zecca.
Sarà facile per l'ipocrita
comandare il suo esercito
a schiacciarmi, fracassarmi, lapidarmi,
ma voglio ch'egli sappia
molti verranno dopo me
a gridare: non vi sopporto più!
Voi, che alla vista dei morti,
ancora distesi sulla terra che a tutti appartiene,
delle agonie degli affamati
degli abbandonati alla miseria,
con un segno di croce
credete di usare il collutorio della coscienza,
voi che dei deboli
degli sfruttati, dei castigati senza colpa,
celebrate la santità della loro UMILTA',
Di nuovo falsari di sentimento,
no! Non vi sopporto più. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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