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Se il mio tempo fosse il vostro,
voi che di tempo ne avete
e non ne fate tesoro,
avreste lume a capir
che tutto ciò
che vita pregia e pone in contrasto ai destini,
non va per caso o per diletto.
Se il mio evo, che dir si voglia,
tanto per trovar assonanza
e darvi a pensare,
trovasse solo un barlume
di baldanza ai vostri intenti,
certo non sareste persi così, e non per dire
nel vostro consueto pensare che non è tempo.
Vedete? io, seppur ignara della sorte che non m'aggrada
cerco e trovo ove posar le ali sull'azzurro,
perché ho scelto e mai lascio il tempo
a prendere mano al mio destino.
Certo non mi preme che sia di un batter d'ali e poi smarrito,
ma almeno scelgo
e non per il bene d'altri ma per il mio.
Ch'è il mio color che fa primavera
e strappa un sorriso a chi mi ammira,
e rendo gioia all'azzurro che non era sperato
ma che mi tiene con se.
E se fosse per sempre?
Certo sarebbe come a dir che il sole non tamonta,
ma a me, non importa cosi tanto veramente.
Tant'è che ho posato queste ali e respiro
e aspetto, non è mai stato destino, ma è divenuta intenzione,
Capisci? tu che sei, tu che giaci, tu che mai ti arrendi alla tua condizione.
Ch'io ho posato la mia vita sull'azzurro
e a volte volo,
finch'è segnato il mio destino, e siete niente se vi perdete in affanni,
ma il cielo è azzurro, sopra
e giammai, capisci, perdo di vista ove voglio arrivare
che l'azzurro m'avvolge anche se spesso non compare.
e vivo per quel che mi è concesso,
un giorno senza pari che vale mille anni,
e ti aspetto primavera,
e dall'alto osservo e vedo voi cosi piccini
che ad inverno non seguite quel che sboccia,
ma io ci sono, tu che mi senti
e dai colori alla gioia degli intenti. |
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Lanos |
08/10/2011 23:19| 629 |
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