Si tace adesso
il mare
e si fan lunghe
l'ombre
di persone e cose

uno dietro l'altro
i passi nostri
nel tramonto settembrino

hai lunghi i capelli
che l'ibisco infiora
e il vento smuove
con rinnovata carezza

poi siamo lì
accoccolati sulla sabbia
e a me ti stringi
e tremi
mentre al vento stesso
io rubo
il tuo Respiro
avido
del Fiato tuo
assetato

del resto incuranti
si intrecciano
i corpi nostri
nella Danza che sai
e s'anima
la sera
che del Canto nostro
si bea
frammisto
al mormorio dell'onda

Così il sussurro tuo
mi sfiora piano
e di te
la brama
ancor mi accende

Di baci ubriaca
tendi
l'arco del corpo tuo
sinuoso
che ritmicamente
al mio si unisce
e fonde
sensualmente
estaticamente

Pudica
ci copre
la Notte
con la trapunta sua
di stelle.