E c'era il Buio
che allungava
dita rapaci
dal ventre della Notte

Era il Buio
che cercava
di inghiottire
con avide fauci
la più vivida delle stelle

erano i giorni e le notti
della Caligine
e del Dolore
della Preghiera
e del Pianto
i giorni della Speranza
e del Silenzio
muto Silenzio
desolato testimone di pietra
di un'Attesa
oltre i Confini concessi
del Tempo
e dello Spazio.

Poi, col Sole,
lentamente diradò la Nebbia,
piramidi di Luce
si innalzarono
dai Pozzi fondi
della Disperazione

E fosti virginea Colomba
scheggia di Luce Viva
librata nel Vento
Figlia del Sole

Adesso che i tuoi Occhi
son tornati a dar Luce
alla Vita
nel tuo Fiato
colgo
il soffio dell'Infinito
e delle Labbra tue
il Sorriso,
il Fine dei miei giorni.