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Lu pinzeri è sempri ddràni
la famigghia , l’amici e li compaesani.
Tuttu mmeci ccà pari diversu,
un c’è ntisa, un c’è caluri
e iu sulu mi sentu persu.
Semu tutti pigghiati a fari sordi a spisi d’atri
Ma un pinsamo chi semu figghi tutti di la stessa matri
e allura s’è veru chi lu dittu siciliano rici
“ cu agguanta lu turcu è lu so”
Iu mi fermu n’anticchia e dicu mmeci
“taliamuni nta la facci , l’occhi cu l’occhi un ponnu mentiri
e si tu vo’ arrubbari e picchi lu cori ti lu fa diri.
Mah attenzioni… s’i nn’ammazamu comu li cani
Veniri avi lu iornu chi nun putemu cchiù parrari,
picchì a lu cuspettu amagghiri,
e d’avanti a iddru un putemu mentiri,
pichhì li porti sinno ni chiuri,
e dio ni scanzi sarà lu momentu di lu duluri.
TRADUZIONE
Fratello contro fratello
Il pensiero è sempre li,
la famiglia, gli amici e i compaesani.
Tutto invece qua è diverso,
non c’è intesa non c’e calore
e io da solo mi sento perso.
Siamo tutti presi a fare soldi a spese degli altri
Ma non pensiamo che siamo invece tutti figli della stessa MADRE
E allora cosi come recita un proverbio Siciliano se è vero
che chi prende per primo lascia niente agli altri,
io mi fermo un po’ e dico invece,
“guardiamoci in faccia, gli occhi non possono mentire
e se tu voi rubare è perché il cuore che ti dice di farlo”
Ma attenzione se ci uccideremo come cani verrà il giorno in cui
non potremo più parlare , perché al cospetto di dio dobbiamo andare
E davanti a lui non possiamo mentire ,
altrimenti ci chiude la porta e dio non voglia sarà
il momento del dolore. | |
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