Di una nuova luce oggi mi vesto
nera come il fondo del buio
aspetterete invano il mio ritorno
Sono occupato ad arginare il nulla
che straripa sulla pelle e arde
nelle frasi insensate dei retori
di sentimenti disumani e contro natura
dai volti di pietra grigi e putrescenti
Non voglio più ascoltare
sto erigendo un muro gigante
che mi schermi dall'orda dei barbari
dall'arroganza impudica di questo sole
Ho scelto un pozzo senza fondo
un algido cantuccio interstellare
vuoto assoluto cui appendere questa vita
corpo davvero opaco un buco nero
Fuggo dal caos rintanandomi nel suo nucleo
nella morte della notte la nera luce m'inghiotte
la vita corrompe guasta inquina infetta