Visitatori in 24 ore: 8’118
755 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 754
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’356Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Poesia sul tema L'abbandono
- Odi madre o dir si voglia d'essa
seppur ciò che ne resta
è una porzion di lei;
ascoltati,
ascolta il tuo cuor dettar battito al mio,
imbeviti a fonte sorgiva di vita,
del tenue piacere che nutre la mia.
- Nel mentre germoglio
perché non mi parli,
vorrei sussurrassi, vibrando per me.
- Perché non delizi
il tuo ventre a carezze,
per me son certezze,
che or dunque mi vuoi.
- E' chiederti troppo, donarmi alla vita,
vorrei io guardarti per viverla in me.
- Portar le mie labbra
d'istinto ai tuoi seni,
per berne quel siero, che è parte di te.
- Sapresti cullarmi stringendomi al petto,
chinando il tuo capo
guardandomi un po',
mi lascerei andare, tranquillo e beato,
saziato d'amore nel sonno ti udrò.
- Vorrei accovacciarmi
al tuo corpo odorato,
saggiarne l'essenza per farne respiro.
- Ma sento confuso il tuo giovane cuore,
la mente distante nell'anima astratta
mietendo a delirio dissociano entrambe,
la madre che udivi volerti salvare
da ciò che di umano non vive più in te.
- Non so più cercarti nel cielo tuo spento,
ormai che son fuori
non vi è più tepore,
che possa scaldarmi da questo silenzio.
- Attendo impaziente che tu mi dia affetto,
perché cara madre non vieni a cercarmi?
son qui che ti aspetto,
se vuoi puoi baciarmi.
- Ma come spiegarlo,
nel triste momento nel quale ti cerco,
col tatto e l'olfatto
invano t'inseguo giammai ti ritrovo.
- Nell'alito pianto,
che è l'unico appiglio nel freddo giaciglio
di questo abbandono;
l'odor nauseabondo tra i tanti rifiuti,
non è che il contorno
di un sudicio amore,
di cui mi hai cosparso.
- Nascosto nel buio di un ferreo fetore,
che fa del tuo amore
un eterno rifiuto, nel quale ho vissuto
l'amaro rimpianto che mi ha generato,
nel quale ho giaciuto. |
|
|
Argo |
26/03/2011 21:24| 1200| |
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|