Sono davvero incolmabili certe distanze
ascoltando Vivaldi spesso mi sono chiesto
come potremmo noi figli dei clacson sguaiati
di un quotidiano frastuono stonato e inquinante
gioire al ritmo di una musica sì aggraziata
Insegui l'onda che sale dal sud in rivolta
quanti poveri cristi morti senza una croce
c'è troppo rumore e polvere letale in terra
io mi nascondo sull'altra faccia della luna
lo sguardo rivolto alle stelle per non vedere
C'è un viaggio da fare per arrivare all'umano
partiamo andando a ritroso attraverso il domani
ma dobbiamo violare l'unicità del tempo
spostiamoci su altre dimensioni della mente
e allora sali sull'aquilone e raggiungimi