Rune (di lucio lucentini)

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Considerazione dell'autore

«E' quel chiedersi e interrogarsi dentro. E' domandarsi quanto siano forti i fili che si muovono indipendenti dalle volontà di ogni uomo,»

Inserita il 06/05/2011

Poesia sul tema Dove si perde il pensiero

Rune

Riflessioni

Io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa dove
dalla terra s'innalzi.

Ignudo davanti a Dio
affondo le mie radici
cercando l'acqua e
trovando sorgenti di pace.

Io stesso accendo dalla
candela un fuoco
che nessuno sa
quanto potrà durare.

Regalami un sorriso
uomo allo specchio,
quanto né potrai dare
e tienilo, tienilo
senza dimenticare.

Io stesso sono padre e figlio
diverso eppur uguale
e quel domani ora è più di
quel che avevo.

Rune tracciate nella vita
consegnano le immagini
alla sorte.
Così sarà con fuoco acqua
e vento,
così sarà disegno nei prati
del tempo.

lucio lucentini

01/01/2011 00:56 7| 6041|

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Nota dell'autore:

«Un o per ognuno... che l'imponderabile abbia
la compiacenza di sorridere.»

Commenti di altri autori:

«Particolari immagini e intense sensazioni in una bella lirica musicale, la cui lettura è risultata davvvero piacevole»

Silvia De Angelis (01/01/2011)

«La seconda e la terza strofa su tutto il resto.
Poesia molto interessante. che ferma l'attenzione.»

hy ju (02/01/2011)

«...questo mistero del destino... sussurrato sul ogni rtespiro della nostgra strada... immagini di un pensiero... riflesso di se stesso... in cerca di quel sorriso a cui aggrapparsi...
Immaggini che disperdono i pensieri dove nessuno sa dove...
Ma che bella... incisiva... oltre quello che si può immaginare... oltre se stessi...
Piaciuta tantissimo...»

Antonio Biancolillo (04/01/2011)

«Le rune, ed il destino che si apre come sentiero davanti ai nostri passi... vestiti di un sorriso possiamo avanzare, con coraggio e determinazione, quello che ci porterà il giorno lo scopriremo... vivendo!
Magnifica lirica letta e riletta con crescente partecipazione. Vittoria meritata di una poesia che incanta, come quei sassolini che rotolano, prima di fermarsi a darci una risposta.»

Annamaria Barone (07/01/2011)

«Inno anche alle rune, canto soave e profondo, musica bellissima.»

armando mondin (09/01/2011)

«il mistero che parla e resta muto nei segni del tempo che avanza e dimentica, ma non nei segni che restano impressi in coloro che tramandano come leggenda l'antica storia che riemerge nei canti in coloro che in quel canto raccontano la storia che non esiste, se non nel tempo vissuto di un'età scomparsa nella memoria, ma non nei canti e nei segni che ancora oggi raccontano quella storia come fosse leggenda; ed io, che nelle rune non leggo il mistero ma ne respiro la storia scritta nei segni, ascolto quel canto che la memoria ancora non ha dimenticato.»

jan (11/01/2011)

«Un guardarsi e vedersi, oltre i confini dell'imprescindibile, riuscendo a carpire qualcosa di sé, del proprio essere e appartenere.
Ottima poesia da una buona autoanalisi.»

Elena Poldan (19/10/2014)

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