Piove
riflette il mio viso sui vetri,
mentre gocce gelide battono, feriscono.
Mi allontano
non voglio vedermi riflessa.
Guardo in alto
asciugando con le dita umide ciglia.
Stanca soffoco il cuore
incateno la passione.
Gambe pesanti
come avessi camminato
dopo una giornata di pioggia
in un campo appena arato
e avessi piedi coperti di fango.
Braccia impotenti
che non riesco a sollevare
come ali di gabbiano
intrise di olio
per aver toccato
un mare sbagliato.
Come in un crudele gioco di bambino
non mi ritrovo
mi sono persa
cercando
vuoti da riempire
malinconie da far tacere
speranze e forza da ritrovare.
Nel cuore il dolore
di avere veramente amato.

Signore,
non ho più forze,
per contrastare questa giostra
che gira continuamente
con seggiolini vuoti.
Dov'è uno spiraglio di luce?
Portami in un giardino fiorito
fammi accarezzare
quelle piccole mani
che si son gelate nelle mie
in un solo istante...
Forse lui ha bisogno di me.
Io ho bisogno di lui!