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Improvviso
è tornato l'autunno,
riempie dei colori il tuo bosco
e ti ascolto
mentre dici che è bello.
Io non so
se davvero lo amo
anche se ci cammino dentro,
senza fretta
e senza rumore,
senza polvere
e senza il sole
che scende
e accarezza le foglie.
Mi siedo
sul tronco caduto
e mi guardo attento
d'intorno:
ascolto il silenzioso rumore
di foglie
che cadono sulla terra
che sorride già
di altre foglie
e come una madre affettuosa
ne aspetta ancora
il cadere dall'alto...
E m'accorgo
che in autunno
davvero la terra non muore:
ha solo uno sguardo
di sonno,
si è tolta i vestiti d'estate,
se ne è spogliata
pian piano
e li ha riposti
per il momento
in cui si rivestirà
a primavera,
nel suo rinnovato mattino...
Riposa, allora,
brumale d'autunno:
dormi fino a quella mattina
mentre io sfioro
le corde del vento
a suonarti la nenia
del dolce notturno.
E tu, Amore,
siediti vicino a me;
accompagna
col tuo canto sottile
la brezza di fronde
che vola fino al sogno
e baciami,
dolci le tue labbra alle mie,
abbracciandomi piano,
senza rumore,
senza svegliare
il bosco che dorme. |
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