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Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Dottrine sporche, come la bibbia che custodisci tra le mani,
maledetto colui che viene nel nome del signore,
per esso è peccatore del suo peccato,
chi si converte morirà dannato all'inferno
con satana aspiratore di anime e di feti ancora non nati,
come un cancro si diffonde nella milza esteriore,
poi s'infiltra nel suono dei battiti del cuore,
rendendo marcio il sudicio sangue, nero,
cola dagli occhi che implorano il perdono,
cercano ancora il cammino, non appare,
solo un vuoto sospeso nell'aria
avvolge le menti sonnambule,
prosciugando l'ossigeno nelle vene e poi nei polmoni
come inferno vivente in cerca di vendette,
che trova nella sporcizia di chi è povero,
schizza il sangue dalle orecchie
che mute si perdono nel prossimo in pena,
i riti satanici con gli inquisitori padroni
strapperanno alle madri i loro figli
stuprandoli entrambi.
Multe ai malati di mente nei tribunali interni,
le ombre dei muri sporchi di fetidi crocifissi
che diffondono una luce inerme,
soccombe l'ultima candela in cielo,
il grigio soffia da nord le nuvole di cenere,
a terra quelli che furono suicidi,
in alto coloro che sono speranzosi, in paradiso
in basso non c'è l'inferno,
solo un altro luogo,
come il lago di liquami ingessati,
si nutrivano tutti insieme,
in atti sessuali scolpivano le membra
squartate al vento un secondo prima
nell'ultimo cerchio si chiude,
quel che viene denominato,
il secondo inferno è solo
prigioniero dell'eternità
in un sogno che non farà dormire nessuno,
plagerà tormento come un incubo illimitato,
frammenterà l'anima nella cupidigia,
un morbo letale decimerà l'uomo,
cade nel grembo della morte
come un uccello ferito si dimena,
un flebile respiro soffocante
prima di venir trasportato
nell'ultimo cerchio che non appartiene a Dio,
stringe un patto con una firma,
il suono dei funerali si udii soave
come urla in preda al terrore dei folli,
il nome del sanatorio interno. |
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Sal |
13/09/2010 09:10| 3997 |
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Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
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«Questa Lirica, una remota mia opera d'eccelso valore
non ha colpe contro il credo religioso cristiano né altre religioni.
E' una "lirica maledetta", creata al solo scopo di diffondere conoscenze
uniche nel loro genere.
Per ciò io, l'autore, non mi ritengo responsabile della crudezza e
delle immagini forti contenute in questo testo.
La sto pubblicando esclusivamente per diffondere una poesia appartenente a una cultura differente dall'attuale in questo paese.» |
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