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(Primo movimento)
Finito il pacifico andamento del gregge
cammelli e cavalli galoppano in un vortice
di silenzio, necessari come poesie dimenticate.
(Le strade spariscono sotto coperte di sabbia...)
Plotoni di androidi rispettano le precedenze
e smettono di vorticare le gambe davanti alle tristezze.
Tutti gli uomini ammucchiati in Piazza delle Assenze.
(All'ombra delle oasi rimbalza la fame degli agnelli...)
(Secondo movimento)
"Quando ognuno di voi sarà moltiplicato per quattro
guarirà dall'odio, dall'invidia, dal potere, dal sesso"
(Cammelli, cavalli e greggi sublimeranno i precipizi...)
Arriverà, vestito di ermellini,
parlerà con la voce suadente e vellutata,
libererà gl'insani dalla tortura dei manicomi,
con i piedi verso la notte soffocando i tramonti.
Abbatterà bestemmiando l'acciaio degli androidi,
la sua faccia inguardabile fulminerà le astronavi:
"Sono l'Uomo!... Venuto a perdonare..."
(I venditori di cavalli attaccheranno le redini ai morti...)
(Terzo movimento)
Il mare ci mise un millennio di millenni
a congelare le coste,
a ricamare le riviere in trame di cristallo:
a scrivere "Fu vita..." con lettere di ghiaccio
e aveva nelle onde il testamento del fuoco.
(Da un abisso di chilometri eruttò il suo rancore...)
In quei millenni di torpore gelarono i poeti:
nel calore del fondo si sciolsero gli ultimi canti:
Quella volta il dio aveva un mantello di nebbia...
Fu assalito dai silenzi, dalle mute distese delle rive:
cadde, si liberò, fu abbattuto dai calci del gelo.
Nella pace gemella delle forme divine,
fra montagne di neve, sprofondò il Paradiso. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Questa poesia è la mia gioia e il mio tormento, un testo visionario disarticolato nel tempo, visione apocalittica della fine dell'Umanità e le sue Religioni.
Non è facile, è stata fonte di polemiche infinite, ma ha qualcosa di magico che la rende comunque interessante...
Forse, limando qua e là, si potrebbe renderla più leggibile: ma è una cosa che non posso fare: mi sembrerebbe di smembrare un figlio!
E me la tengo così!...
Grazie dell'attenzione che le riserverete.
(guga)» |
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