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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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La Luna, lei sola, a testimonio
di promesse bisbigliate e di giuramenti rotti in gola
e il Blu di mare, nostro complice,
copra il silenzio attorno,
e questo Nero di cielo, sempre più nero,
inganna lo scorrere delle ore.
Quanto tempo è trascorso, Mio?
ora, di quello passato non ho più memoria.
Ancora guardare due occhi, i tuoi
che guardano il buio.
E quel buio,
son io,
muoversi
a cercare, a guardare quegli occhi.
E respira per te.
E cedere al tuo invito...
Sentire carne non mia
e un attimo dopo confondere
la mia con la tua pelle.
Di cosa sei fatto?
Sei di rosso,
e di glicini e mandorle mi sai...
Gambe forti e mani vogliose e fronte di seta,
e verità di occhi e segreti tra le labbra,
e mirto sulla bocca...
e schiena levigata come dune d'Arabia di deserti
e insieme dura come le rocce
su vette che si fanno d'argento mirando l'azzurro.
E dopo il tuo ventre è
la Voglia.
Voglia che chiede,
Voglia che viene,
che muore e che ritorna,
Voglia gelosa,
bramosa,
fedele,
appagata, insaziata Voglia,
mia Voglia!
Dell'uomo della mia voglia
ecco l'immagine ed il ricordo.
Poesie ho dipinto,
di ritratti ho scritto alla notte,
soltanto perché di lui sapesse, la notte. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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