Tra gnomi e giganti, tra lupi e farfalle
con le agili gambe, con occhi turchini
con biondi capelli, oppure corvini
tu donna fatata nel bosco ti aggiri.

Sei strega, sei dolce, sei angelo o arpia
ma sempre sei donna, comunque tu sia.
Cavalchi le rocce, ti immergi nei fiumi
detesti la giungla, ma dopo la esplori.

Ti allieta il fringuello donandoti un canto
e stride il corvo strappandoti il manto.
Se provi a volare e hai l'ala ferita,
ti spalmi l'unguento che ti offre un'amica.

Mia ingenua fata, vai incontro al destino
gustando il miele intriso di fiele.
Ti perdi nel bosco, ti appendi a dei rami
di fragili alberi adunchi e profani.

Se poi intravedi un segno d'amore
corri felice vestita di sole.
E non ti accorgi, che sotto il mantello
il bosco incantato ti tende un tranello.

Ma tu resti sempre la donna fatata
col cuore felice e con l'ala spezzata.
E quando levi il tuo canto d'amore
arrivano i rospi per farsi baciare.

Il principe azzurro incontrarlo è una sfida
perché la principessa è arrivata per prima.
Sei dolce, sei amara, ingenua od astuta
duelli ogni giorno coi falchi e coi lupi.

Ti aggrappi ad un sogno, ad un filo di stella
e nel bosco fatato appari più bella...