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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Ora
lo sento vibrare
dietro di me
cantare un silenzioso respiro di fuoco
sulla pelle non ancora sudata
incidermi dentro
il suo ritmo prematuro,
lo sento aprirsi
lo sento gemere più di mille sogni:
gocce di sudore
nella notte
che disegnano nei vetri strani tribali
non più di solitudine;
perché l'unico momento è unico
che sia solo una passione che passa,
che sia solo la fretta di entrambi
di svuotarsi,
di oltrepassare la cima dei sensi
finora prigione dei giorni,
che sia nulla grandezza o un dolce respiro incrociato
che sia pelle,
che sia anima di questo non lo sappiamo
perché Ora
lo sento preda delle mie stesse Suggestioni
odore nella mia voragine d'amore,
puro contrasto del giorno la nostra notte
che sia desta o prematura la danza
tutto esplode
come l'insodabile vetta del piacere
che ora mi rifugge
nel silenzio della mia carne spoglia,
della mia pelle unta dallo stesso abito
per andare a dormire,
per sempre
forse ho bisogno di un bacio
per sempre
una carezza infinita,
scuotermi più del buio che ci possiede
anime sole nelle carezze del mondo,
strappi dello stesso grande confine
che l'uomo interrompe
nella suggestione del tempo
ne lascia un lento bisbiglio
e ne vuole ancora:
un respiro farsi strada in bocca,
una lingua respirarti,
dare energia dove pallida cresce
l'erba d'un tumefatto odore
la fine. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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