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Amore, l'immensità
Delle praterie,
delle mille malinconie
che vagano nel cuore,
nel cielo terso d'estate
al mattino
dove il sole capeggia
dolcemente,
cosa fai mentre guardi l'orizzonte
per immaginare una nuova vita,
per sognare una nuova musica
per la coscienza,
che allontani la diffidenza
unendo le mani
in mezzo a soffi del vento
che inizia a portare foglie
rosse d'un sangue nobile,
indicante degli anni che passano,
del tempo che svanisce piano
non tornando indietro
come accade nelle nostre utopie,
nelle nostre fanciullesche illusioni.
Cosa provi vedendo tramontare il sole,
quelle tanto sperate emozioni
che hai sempre sfiorato
camminando con gli occhi persi
nel vuoto dell'intensità
di un desiderio.
Amore, tu lo sai
Che non ti abbandonerò mai,
esiste un al di là per incontrarti ancora,
dove il sentimento non è effimero e suadente,
dove il sole non svanisce nella notte
come una stella cadente.
Corri con me ora,
tra la breccia di questo sentiero,
vedi che le campagne
una volta oscure
ora prendono la luce
che viene dagli occhi specchi del cielo,
il cielo terso e soleggiato
di una mattina estiva.
Ora il vento è calato,
l'aria timida ci sfiora i capelli,
non smettere di tenermi la mano,
siamo noi gli attori di un lungo cammino,
siamo noi che guardiamo il mare
e la voglia di morire è svanita
per poter sorridere alla vita
come mai prima ad ora,
e sono di nuovo bambino... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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