Mi allontano sempre più
dall'infinito pozzo
dove gettai i più bei ricordi
di tutta un'infanzia.

Con le lacrime,
che traditrici
mi solcano il viso
cerco di guardar lontano.

Ed ecco che si posa il mio sguardo
su un orizzonte sfuocato,
dove mi acceca il sole
prosciugando le gocce di pianto.

Cade il mio sole,
e riflesso
in un magico specchio
inibisce ogni tristezza.

Percorrendo così antiche contrade
lungo la fiumara verde e rigogliosa,
mi inganno pensando
ai giorni addietro,
alle risate di lunghe sere
davanti a un focolare.

In pochi attimi poi, ritrovo
fisso lo sgardo su una fredda autostrada,
e così come i chilometri
davanti agli occhi miei
passano veloci tutti quei giorni,
fino all'ultima immagine
di un tramonto sul'Agri.