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♦ Rita Angelini | |
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«Questa poesia è quella a cui tengo di più. Federico Del Prete non era nato per diventare eroe. E le sue battaglie erano semplici come semplice era lui. E ciò che per cui si è battuto ed è morto erano i soprusi che i commercianti del mercato dovevano subire: dalla vendita forzata delle buste a caro prezzo alle chiare richieste di tangenti. Era sindacalista ed ha fatto il suo dovere: ha denuciato tutto questo fino a fare arrestare un vigile urbano di Mondagrone, in provincia di Caserta. Era piccolo ed esile Federico ma il suo coraggio ha avuto dimensioni immense. La camorra l'ha ucciso perché è stato lasciato solo. Da tutti. E come nel suo stile la camorra dopo la sua morte lo ha anche calunniato mettendo in giro voci sul suo conto del tutto menzognere e infamanti. La verità è scritta chiaramente nella sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in cui si leggono i nomi dei camorristi che lo hanno ucciso e il movente per cui hanno agito. Ora Federico è un eroe. Per merito ineccepibile. Prima era solo un uomo giusto abbandonato da tutti. Proprio tutti.» |
Inserita il 04/08/2011 |
Tutta colpa del tuo cuore se tu Federico
fosti Barbarossa ma del sovrano
non possedesti la spada di guerriero.
Tutta colpa del tuo cuore se piccolo
pesce navigasti con le tue idee,
incanto di diamante, in un mare
affollato da pescicani assassini.
Tutta colpa del tuo cuore se fosti tradito
da cuori di lamiera che lodavano
l’animo tuo di leone ma sapevano
che combattevi senza spada.
Tutta colpa del tuo cuore se fosti trafitto
da fulmine scagliato da mani già luride
di sangue, da automi di nera ferocia
programmati da miseri crudeli in cerca
di sangue per gonfiarsi d’oro.
Tutta colpa del tuo cuore se la tua sposa
con i tuoi e i suoi cuccioli dai cuori gonfi di lacrime
nelle notti di gelo dell’anima cercano
la tua stella, abbandonati perfino dalla luna
fuggita via dal cielo.
Tutta colpa del tuo cuore se vecchia ancòra
giaci in un lontano porto di dolore,
dove nessun raggio di sole di mille pensieri dolci
può consolarti. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Dedicata al sindacalista Federico Del Prete trucidato dalla camorra» |
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