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Un'ora insolita,
e lo vedi in giro al mattino
con un sacco alle spalle
sotto i balconi
a chiedere del pane avanzato.
Due soldi per bere qualcosa
o un caffè da un cestino
appeso a una corda,
è la misera paga di uno strano balordo
che poi entra in Chiesa a chiedere scusa
e confessare quel che ricorda.
Giovanni il matto
è per tutti il suo nome,
e il suo odore frammisto al buon vino
è una scusa per prenderlo
in giro.
E qualcuno gli taglia il suo sacco,
un altro gli fa dei dispetti,
un giorno, ho visto persino uno sputo
dentro il suo latte,
da un vigliacco vestito per bene.
Ma Giovanni ha un solo difetto,
ha la testa fuoriposto e sa che diverte,
e quel pane dentro il suo sacco
bagnato con l'acqua è solo il suo pasto.
Due soldi e un bicchiere di vino,
e se vuoi,
dimentico persino il tuo nome
è solito dire intonando canzoni
e a ringraziarti facendo l'inchino.
Io penso che tu sei prezioso,
e quando ti ho chiesto se ti manca qualcosa,
dolce è stato un sorriso
frammisto alla frase... sto bene!
E mi hai fatto capire
che siamo noi gli anormali,
quelli che hanno ragione,
o vanno di corsa
e sembriamo che debbiamo partire
da chissà quale stazione.
Avrai anche tu un treno
per i tuoi viaggi,
un attimo in cui
sogni di avere coraggio
e svegliarti diverso o da un'altra parte.
Ma dentro i tuoi occhi
c'è dentro qualcosa
e leggo che stai per chiedere scusa.
Scusa per essere nato?
Per un posto occupato
dentro il tuo mondo?
Giovanni il matto
è per tutti il suo nome,
ma lui se ne frega
e continua a cantare.
Qualcuno ti ha fatto cadere,
e quel giorno in cui sono stato picchiato
per averti difeso,
ho visto bene il colore del sangue
colare dal naso.
Se vuoi ti canto qualcosa,
dicesti contento d'avermi incontrato,
opure ti dico che nella vita,
ho il cuore innamorato.
Due soldi e un bicchiere di vino
e dimentico persino il tuo nome,
ma guardando per bene la luce,
mi son chiesto se sei tu
quel Cristo appeso alla croce. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Ogni giorno c'è un Giovanni da qualche parte. Puoi incontrarlo in stazione, in giro o perduto per strada invisibile a tutto e a tutti. A lui è dedicato questo testo e specialmente al Giovanni che conosco io, il quale è esattamente questo personaggio.» |
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