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Le 51 poesie pubblicate il giorno 10/06/2017
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| Se hai voglia d"ascoltare la fiaba di un grande amore
ti racconterò dell'isola delle fragole,
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Qui tra le nuvole
lontana e nel silenzio
vedo la casa
e la finestra aperta
e dentro sento
il canto della vita
e il suono che mi giunge
in assoluto
mi sembra il più invitante
benvenuto.
Qui tra le nubi
esposta ai quattro venti
tra
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come legni secchi dal sole bruciati
che s' infiammano e divampano
...e in un
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| Riposan le punte
di penne e matite,
si posan sul dorso
di gomme annerite,
nessuna manina
le viene a cercare,
perfino la colla
si può addormentare.
Incrocia le gambe,
le mette al calduccio,
dorme la forbice
in mezzo
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Quercia dalle radici profonde,
quanto tempo ci vorrà
prima che ti spezzi il vento?
Passano le stagioni
come cavalli in corsa
verso un orizzonte
sempre più vicino.
I capelli bianco crine
pelle avvizzita come arancia
sul ramo
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| Suonan all'aurora
del borgo le antiche campane
siede il poeta allo scrittoio, vicino al davanzale.
Fioriscono le primule
canta il pettirosso sul sorgere del giorno
annuncia la primavera, il suo ritorno.
Gioisce il cuore
ammira la sua musa lo
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Resiste la mia vela
sola all'orizzonte
e alla tempesta
la chiglia tenace non vuole abdicare.
Affiderò
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| Avrei voglia di musica mai udita
.
il nostro angelo dalle ali rubino
.
-gravato dal peso dello strumento-
.
che
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Rimani qui
dove il mio sangue é il tuo
ed il battito del cuore cadenza
perdutamente il nostro vivere.
Dammi di te
il senso di questo nostro esistere
e fa che possa essere sempre io il tuo domani.
Aspettami nel tempo del
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Come vetro rotto di un bicchiere...
scheggia di puntuta solitudine
è la mia apparente fragilità
danza
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Un papavero
in un campo di
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curve seguono
ciclo del caldo
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Mi raccolgo
senza cercare
nelle pieghe dei pensieri
il senso del tale.
Navigo nel momento,
senza oscillazioni del tempo.
Mi lascio,
mi abbandono
per ritrovarmi nel nocciolo spirituale.
Bagno l'anima nella scintilla del dentro
che piano prende
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E' un disperdersi d'aria
libero e impetuoso
etereo nel suo mare
dove anch'io volo
mio dio se volo!
Lieve è il planare
che s'atteggia verso il futuro
senza distrazioni
senza scivolose decisioni
simili a bucce di banana.
Pazzo
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Passeggiano sulla riva del mare
Giovani studenti in calzamaglia
Guardano la grande barca
Del re affumicato delle sbornie.
Magnanimo lui manda loro un gommone
Di grande qualità ha il motore
Ben cinque stelle ha il navigatore.
Applaudono,
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La vita è un susseguirsi di battaglie
che combattiamo tutti sulla Terra,
però alla fine non ci son medaglie
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Dei giorni tristi, macchiati di tempesta
coprono il sorriso intriso, e aspettano l’estate
avanzano i pensieri, tremanti di poesia
recitano un copione, parlano di aria
sono molliche di speranza
avvolte e strette dalla danza
pochi i venti,
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Sugnu terruni
e non mi lavu mancu i peri
puzzu d'Africa e di mari.
Sugnu terruni
iettu a mundizza ru barcuni
e tegnu na lupara nto casciuni.
Sugnu terruni
e non parru bonu l'italianu
mangiu pipirasta e mbivu vinu.
Sugnu terruni
nascia
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Uno, due, tre,
quattro... mille passi,
tanti tanti passi...
Com'è bello
camminare insieme a te
nel silenzio
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Plin... plin...
pioggia di giugno
dita d'infanzia
il temporale avanza
per gioco.
Lieve è il tuo peso
e il tuo respiro terroso.
Sorseggia,
bevendo umida gravità
dalle chinate foglie,
una formica
innanzi dalla sua tana
era
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compiacerti dei tuoi beni?
ma dimmi cosa ti porti
di là?
lasci pure questa veste
oggi affidata nelle mani
dei "restauratori"
-la vecchiezza
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Uno sciame di persone e di pensieri
sfolla tra vittime ed incensi
colomba bianca sorvola la valle
lasciando una scia di semplicità
ma più in là ulula il lupo
e l’eco scivola sull’erba umida
rimbombando suoni di malinconia
tra
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Oggi - e or - respiro quell'aër che è fresco
e che sotto il cocente Sol d'Estate -
mentr'ei accarezza un roseo fior di pesco -
corre... trascorre a' le campagne ambrate.
Ma questo vento che è in queste giornate
quel di
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Si spegne
la parola...
muto il viso
s'arrende...
Cala il sipario
e nero appare l'orizzonte.
Lontano il
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Nuvola nera e le tende abbassate e i gerani
sfioriti e sull'albero verde anche troppo maturo
ciliegie cresciute e
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S'estende il cosmo in assiomatici rami
onde raggiungere una eziologia pratica
che comporti la negatività dell'io
per raggiungere la completezza totale.
L'essere sovrasta la negatività del corpo
raggiungendo una parafrasi
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Ti riconosco,
sei quella bambina
che nelle estati veniva anche da sola
a giocare con me, l’albero- casa.
Mi chiamavi così - ma sono Quercia -.
Vedi aperta la fessura nel mio tronco
che ti fa entrare e salendo qualche appoggio
affacciarti a un
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Ti amo perché meriti di sognare
per i tuoi valori, per le virtù che ti
fanno libera da ogni legame, da
sentimenti inutili.
Ti amo perché sai essere te stessa,
perché nei momenti tristi sempre
ti trovo, ascolti il canto del mare e
sai guardare le
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Tu zufoli, cùculo antico,
e di certo in quel tempo tu c’eri!
Il tuo canto scendeva fra gli orti,
i sentieri ed
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Parole si elevano lievi, fino
a farsi silenzio, quando
guardarti negli
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51 poesie pubblicate nel giorno 10/06/2017. In questa pagina dal n° 10 al n° 39.
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