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Le 51 poesie pubblicate il giorno 10/10/2016
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Dov'è quel bacio della mente
il risuonar della parola
bianca che pende nel dire
e nel tempo langue?
Dov'è quell'erba di verde
ammanta e che della rugiada
l'umìdo ruba
in spettacol di perline?
Dov'è infine
il
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In certi pomeriggi di confermato autunno
si può intraprendere il viaggio
su un veliero appeso alle pareti
quella Santa Maria destinata alle Indie
e scopritrice invece del mondo nuovo
o si può respirare in apnea
voltando le pagine del Perduto
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Cerini spenti dal respiro del vento...
Sono notti buie dove anche il bianco
per contrasto diviene colore
E il silenzio tuona sulle ombre
- per metà sogni per metà paure –
Giunge aggraziato persino l'allocco
e il suo richiamo,
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È devastante
vedere come tutto attorno
va nella direzione che t'aspetti.
Un mondo di poeti dilettanti
che
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| Son del poeta
Cento versi
Riuniti in mente
Inventati o veri
Versi dolci o amari
Egli lì li posa su bianca
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Tiepida brezza
sull'arsura
e delle rovine certezza
si fa tiepida carezza
alla luna...
ululando raccontando
storia
striata memoria
nelle lacrime solerti
di una perduta madonna...
agita speranze tante
e cuore
che vita palpita
il
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| Smarrito negli umani pensieri
lontano al centesimo piano
radici recise in piena stagione
scopri al sole della tua ragione.
Corri e gemi la fretta
imperiosa del frutto alterato
del tempo rubato alla culla
amorosa e ciclica di Gea.
Risorgi un
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| Poche parole, versi abbreviati,
Opere immense, versi infiniti,
E sono tanti, geni e poeti.
Scrivano poco, scrivano
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Trepidante preludio
che stona
la brezza serale
nell’inquietante
lucore
di fiamme guizzanti
sirene
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| Su un velo di rugiada si fa strada
dalla finestra un ramo di mimosa
bussando al vetro e pare retroceda
e avanzi in qualche
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Nei pensieri ripudio
il Sole.
Io sbircio, fuori,
fingo fuga altrove.
È ancora acerbo
il presente,
e la paura, controluce
sbatte al muro.
Non ha senso se
resto,
ed è castigo se vado.
M'infilo dove mi
sostengo,
in ogni frazione
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All'inizio d'autunno
camminano i versi d'oro
tra intelligente vento
spasmi di quercia
sull'anima del
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| Restava d'autunno
la prima volta a sfiorare l'aria
dietro un vetro di foglie
il nudo ramo fecondo
E ti ho amato del sole
amante
mitigo della penombra
nella tua pelle di brina
- c'è un'assenza che vive ogni
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| Un mattino buio
ha incontrato i miei occhi
e si è spento.
Ferite di luce
a margine
di tappeto- nuvole
grigio, pesante,
incombente;
sovrastano.
Olio di lavanda
sulla pelle
polpastrelli levigati
sfiorano fili invisibili
che
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Il bacio sarà più lungo e intenso
dove più goloso
sarà l'assaggio della tua pelle
Sulla punta della lingua
accendo i recettori del gusto proibito
in cerca di oasi zuccherose
da sciogliere sulle labbra
assaporando i
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Sabyr |
10/10/2016 14:36| 5037 |
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Spegne foga
giorno di bufera,
trasforma l'era
sarà senza
nuvola domani
l’avidità.
Campo sterile
torna a splendere
al sole.
L'uomo tramanda
il sapere al futuro
di carta.
Sgombrato
da rapaci e mostri,
cosmo risorge
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Ci vediamo domani, forse,
con un grano di sale,
se sopravvivremo al punteruolo
e le foglie morte.
Le regole come i vetri
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Improbabile destino la felicità,
sterminare assoli d’ebbra convinzione,
illuminare la steppa con steli di rovo
flebili, che ardono in un batter d’ali.
Convincersi che tutto è nel passato,
convincere che il gelido s’è
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Scuri pensieri
mi toccano l'anima
annientandola.
Carezze
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Luccica il mar
onde alla deriva
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Sole antico d’un tempo trasognato
che torna per rimembrare limiti di tenerezza,
senza esternare alcuna incertezza.
Ancorato dietro trascorsi nascosti,
tra nembi imbronciati, tenuti per mano
in cielo d’alabastro dove il pianto racchiuso
in
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Lascio un segno
su ogni albero
e appoggiato all'ultimo
io ti aspetto.
Io là canto e fischio
a l'amore che tu mi porti,
e la con la poca luce
che gentilmente filtra
compongo per te
due candele
su di un finto tavolo.
Tutto
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Per demoni
e sangue ancestrale
si muove l'errare della mano animale,
ma il primordiale risveglio
del dolore carnale
di un atavico abisso
di muscoli e vene,
o primevo subisso
di laceranti catene in autopoiesi,
è argomento di pene e di
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Luce caduta dalla stella più bella
cinta al salice piangente
in una delle mie notti insonni
proprio come una di queste,
e, il canto dell’usignolo al far del giorno
fa da magico e sublime contorno
di questa mia invaghita storia
per l’ideale
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La nebbia s'alza sulla pianura
i suoi colori sono sbiaditi,
i verdi tenui sono ingialliti
l'umida strada, grigie le
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| Austero e imponente ti presenti
tu che ti sei aperto ai tutti i viandanti,
dove la storia ha stretto il nodo
e alla fede in tanti han fatto dono.
Magnificenza di semplicità e essenza
nel chiostro in quanti han dato voce,
mura spesse e
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| Volo libero
pallottole in canna
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Si posa il tempo
nell’abbraccio morbido, soave
finché si culla il sole baciato dai riflessi
e mentre tutto tace, va ... leggera
la scia dei pensieri
all’orizzonte.
Nel suo barlume roseo
raso d’oriente
abbozzo un gesto strano, maculato
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Desiderio di coccole ogni giorno più forte
un languore strappalacrime che uccide
ritorna quel passato
quando violenza era un dolce piccante
baci si perdevano
in un susseguirsi di respiri accattivanti
facendo sognare
piatto di gelatina dove
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Regarde dans mes yeux,
Éternelle amie tendre,
Navigant dans la sphère
Augurale des adieux.
Indicible connexion
Surgissant du néant;
Silencieuse complicité
A laquelle nul ne comprenait.
Navigue aujourd'hui, dans nos
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51 poesie pubblicate nel giorno 10/10/2016. In questa pagina dal n° 10 al n° 39.
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