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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 55 poesie pubblicate il giorno 23/08/2017
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Porta sempre con sé
quel sacchetto prezioso.
Nella tasca dei sogni.
Contiene polvere.
Polvere di stelle e di
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un giorno guarderò il mondo, con il mento poggiato sul palmo di un mano
su una sedia a dondolo guardando un aeroplano
e tornerò ad essere quell’eterno vagabondo
senza una lira in tasca ma padrone del mondo
non avrò più
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| Andavo avanti e indietro
ma le strade erano infinite,
straziato,
gli occhi arrossati,
la mia felicità aveva
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| Volavi con ali di carta
e lambivi il sogno
con fiumi d’inchiostro
imprimendo su pergamena
sussurri d’anima.
Legati i pensieri
al filo d’un aquilone
varcavi l’Infinito
ritrovando il bambino d’un tempo
sull’onirico sfondo.
Cristallo puro
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| Sfiorava le tue labbra
la mia mano tremante
mentre accarezzavo la tua pelle,
come un lampo il suo viso mi dava
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| Come semi
dispersi dal vento
ci allontanavamo
vorticando
lungo le direttrici invisibili
di una sacra geometria.
Su ali di luce
veloci
precipitavamo
verso i mondi della forma.
Portavamo
con noi
le matrici olografiche
di un Sogno
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Distese di pensiero
fluttuano come nuvole
che sovrapponendosi schermano
l'imponente azzurro
che a momenti traspare.
E
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Non ti conosco e non m’illudo assai
ché mai ti ho vista e mai t’ho respirato,
tu dici che una volta m’hai amato
ma non è
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Il primo giorno che luce fu creata,
spartita dalle tenebre lì appresso,
fu detto “giorno”, come se essa
incarnasse
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Parla ostinato il silenzio e consente il tormento.
Parlano orgogliose le attese
di speranze intrise e di dolore
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La giovinezza non va consunta.
Va prolungata-
Ti trovi un giorno essere
un uomo con la barba.
La donna con la riga
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Suona
campana
per assicurare
chi ha perso tutto
e vuole fuggir via
dopo il terremoto
e venti di stragi
che si aggirano
su ogni sasso e scia.
.
Dai una mano
al cuore malato
e al bel Paese
stanco e ferito
e fai che presto
torni la forza
per
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Visione moresca di giardini tropicali
dove china la fronte la fronda di palma
tra pozze trasparenti e onde di
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Si è perso il lume dell’eros
Parlo di apici di onde ritorni
del piacere estremo - dell’opposto -
il dolore. Di astinenze e deviazioni
tra fili d’incenso. Di chi respira la vetta
e scava silenzi troppo distante da quel rivolo
dalle curve dai
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| Nelle mie mani...
il mare, la luna, le stelle,
e petali di rose rosse.
Ti racconterò il mio mondo,
e canterò del mio amore
alle stelle,
trasportato sulle ali dorate
delle sue note
Non saranno note stonate,
ma un canto libero
di
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| Lontana... or sei
eppur ti vedo or come allora
nel pensiero
così vicino ai ricordi...
si ti guardavo così diritta
platano di donna
superba eri
nell'andare e lo sguardo parea,
ripeto parea, sarcastico seppur dolce nel viso
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| Lontano all'orizzonte
nuvole perse
in un abbraccio infinito.
Tra le
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| E' arriverà tempo in cui non vi sarà
altra primavera;
Non vi sarà altro rigoglioso
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| E’ nell’immenso il mio osservare
mentre il pensier dilata, non mente
a ricercar l’anima amata.
Desertiche dune lascio,
covi di serpenti e fiere,
son morsi letali all’anima.
Spiccioli ostili di passato
chiusi in nuvole di sabbia
sopra un mare
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| Guidami mentre parcheggio
in retromarcia il cuore
e con la mente tratteggio
il Tuo sguardo in un fiore
attendo il passo
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| zefiro al suo passare
stende nell'aria
ali di carezze,
toccano dolcemente il viso
asciugando rigagnoli
di stelle pendenti.
volano nell'aria scompigliati
capelli,
come fili d'oro
rincorrono le ali del
piacere,
mentre respiro di
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La pioggia ancora cade e nel torpore
di queste ore sento il ticchettio
dei tuoi passi avanzare imperfetti.
La calma in questa notte deserta
lascia spazi amorfi in cammini scalzi,
solo o forse con Dio ancora cammino.
Il tuo ricordo astratto,
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Osservare il tempo
(forse con troppo sgomento)
e avvertirsi diversi
una pelle che reclama
mentre gambe sicure danzano
sull'orlo di tramonti infuocati
e domani sembra così lontano
in questa notte dilatata
quando il caldo serra
in
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Dimmi quando finirai
di affossare le parole di sole.
E se è finito il tempo
di correre dentro le scatole
vuote dei gesti.
Dimmi se hai trovato una ragione giusta
per non liberare l’anima – mia tua –
da questo massacro.
Dimmi quando sei
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| Spegni la luce entra nel mondo dei sogni
ricuci ferite lontane lasciale guarire,
cambia la direzione del vento,
ferma il tempo.
Impara a volare tra cieli stellati,
tra cirri ovattati, prendi la luna per mano
passeggia con lei piano, piano,
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| Me vesto a la séra
de sogni lontani,
fioi de coei ani
che cadéne no' i gh'éa
e passo la piassa
vestìo de vitorie,
no' i éra vere glorie,
ma sior le me faséa
me sentéa 'n spèio
de na
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| Cercate sempre ciò che non trovate
costruite moschee, cattedrali, sinagoghe
raccontate di un Dio che considera la donna un appendice
e piegate ai vostri desideri la sua parola.
Fate guerre in nome di quel Dio
lo crocifiggete
lo mettete al
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vagues soyeuses_
portant les douces
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Una linea di confine negli occhi s’infrange
uno sguardo fissato in quei orizzonti lontani
una marea... di pensieri in quell’attesa ancor vana
di libertà tra le onde che il cuore avvolge.
Vitale linfa, fonte di vita sparsa per il cielo
un
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| Come una goccia d’acqua,
con irriverente prepotenza,
cadi... e mi bagni.
Io, filo d’erba secca o quasi,
sembro dissetarmi,
uno spasmo e poi...
ti restituisco stessa goccia!
Lacrimo, solco l’importanza
d’un residuo di vita
ormai pronto a cadere
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55 poesie pubblicate nel giorno 23/08/2017. In questa pagina dal n° 6 al n° 35.
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