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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 55 poesie pubblicate il giorno 18/04/2017
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Viene come sempre
dal nulla oggi la sera.
Si butta sui tetti di cento capanne
impennate a vedere l'azzurro diventar
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Che importa non averti mai creduto?
Ora la verità io la conosco
e so quanto ti fosse stretto e fosco
il mondo che di colpo ti ha perduto.
Ora so che il domani non ti scalda,
né ti sorride il volto di tuo figlio,
fa male l'impietoso
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Gli anni scorrevano
con il colore delle piogge
su quelle nuvole rubate
dal vento alle lacrime
Qualche sguardo
se n'era andato via
con i frutti di una stagione
troppo breve per incidere
I solchi profumati della terra
abbandonata al male
nel
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Lasciai la mia terra
sotto un cielo di stelle
la ritrovai
sotto un cielo di piombo
sotto un cielo di bombe.
Una pioggia
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Ritornata tu sei nella famiglia
finalmente per Pasqua, e la speranza
che avevamo nel cuore per te, figlia,
s'è avverata ed in noi gran gioia avanza.
La mamma è rifiorita e sulle ciglia
sol lacrime commosse ora hanno stanza,
eri
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ti aggrappi disperata al terriccio
come mano del naufrago sulla sabbia infida
quasi a voler
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| e si posano lievi gli ultimi raggi sul filo
lungo il senso che scivola via.
Nei tuoi occhi che parlano piano
si addombrano lembi di malinconia.
Sul cammino che affranca l'anima
dentro il mito, fragile Odisseo
tratteggi, afferri, riprendi
scorgi
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| Quella realtà che ci sfugge dalle mani,
in cui a volte ci sentiamo stretti.
Dove ci sembra di non provare più
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| Tempo di Pasqua, e riconciliazione,
quando pur freddo, il suo rigore cessa;
ognuno avverte in se giovin stagione,
e spirto giovanile in noi risorge.
Il cuor risponde d'usignolo al canto:
con sciolta la favella e lieve il panno,
in sintonia con
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Straziante attesa
in connubio
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Prepotente
questo sole mattutino
anche le ultime foglie veste di colori
veste di luce il mio cuscino
veste di colori il mio balconcino
la primavera di pastello passa e va via
ogni molecola si spezza in toni vivaci
arrogante
questo sole
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Aspetto
come aspettano i ramarri
il sole tra le pietre del deserto
come il deserto aspetta la pioggia
e la sabbia l'orma dei tuoi passi.
Ed io aspetto
come un relitto tra le onde
con in bocca il sale
e negli occhi la spuma del tuo
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| Al solito posto
vacillo
Le notti più lunghe
sono un canto
alla verità
Se i divani diventano letti
respirare ritorna
un
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hy ju |
18/04/2017 19:50 | 798 |
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| Sale l'odore del mare,
sale, sopra le ferite
che strappano lacrime
per un dolore antico.
La storia è una lunga
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Vento che conosci il pianto d'oro della ginestra
fra contrade sbriciolate in macerie
e la mitezza francescana dell'ulivo
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Hai lasciato
il mio sguardo sospeso
ed è stato dolore.
Averti di fronte,
ma lontano.
Un saluto
dal sapore della separazione,
fino al prossimo incontro.
Sei con me in ogni dove
e non importa
quanto il contesto
tenga noi
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Alexis |
18/04/2017 17:26 | 1909 |
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Per non scordare
racconta ancora di te
vestito sulla mia pelle
da immensi sorrisi
di quando ancora
dalla fonte sgorgava
molto più dell'acqua
molto più d'un tozzo
per come nel pane
immergesti linda
il tuo patto di vita
e poi
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Sonetto sono amante della musa
che mi governa strofa verso e rima
e sul Parnaso proprio sulla cima
tu puoi incontrarmi e
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Ti tocco e divento
tutt'uno col mondo
che'l cielo di terra
è sine tramonto.
Sine di oblio
di cui l'odio
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Un tempo
alquanto lungo scorse,
prima ch'egli,
incredulo dinanzi
ad uno schermo,
avvertí il ritorno
d'una brezza adolescenziale
nello scriver della vita
all'amicizia liceale.
Men che mai
perse le immagini
ritraenti quegli
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| 'Na jurnata a l'aria pura
'nta lu virdi da natura.
Passiannu e manciannu.
ca spiranza ca lu tempu
non faci dannu.
Sempri 'nu movimentu,
palluni, brigghia, carti
e sunati cu lu strumentu.
'Nu piattu cà lasagna
'nto pizzu da
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| Quando tornasti, mi dissero
sembravi un fantasma
pallido, emaciato, spento e
quel dire sulle tue sembianze
di porcellana
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Alla fine
vorrei affondare
le unghie in qualcosa,
perché oltre il sangue,
appaia l’arcobaleno
su fiori impazienti
di mostrare i colori,
il sole,
ad un mondo stravolto,
irriconoscibile.
Un mondo
depredato del cielo.
Assetato di
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Una volta la parola
era un contratto,
assieme spesso
ad una
stretta di mano,
sigillava amicizia
e compromesso
e il tradimento
era un punto strano.
La famiglia era tutto
e insieme forte,
si affrontavano
i problemi
a braccio duro,
eran
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Non conosco il respiro
respirarmi le notti.
Un soliloquio imbrigliato
nelle spasmodiche note
d’un’esistenza
volubile e
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| E’ stato molto bello
quasi toccare il mare, stamani,
respirarlo e ascoltarlo con i suoi sussurri
che, a volte, diventavano brontolii.
Le onde illuminate dal sole,
spumeggianti,
si spegnevano sulla riva
e una barca ferma in alto mare
mi ha colpito
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Aggiungeremo il cielo se lo vuoi
dimenticando inverni ombre e siepi.
Sull’asse della terra. Io e te
Vieni
dove si insinua il sole
accoccolando il cuore sulle fronde. Batti piano
fino al calar del sogno. Bocca calda, schiuma d’oro .
Toccarti.
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stretti stretti in un batter
di cieli stellati
respiri il sapor della pelle
che preme sui tuoi seni gonfi
di bagnati immensi piaceri
le lingue si sciolgono come le onde
frastagliate sui bianchi scogli
mentre il vento accarezzava
i capelli
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E stringo le ore, i minuti
rimasti sospesi nell'aria in
una impavida attesa.
Rammento i rumori, le voci
i sospiri, le luci ed il sole che
attendeva ansioso le nostre,
lacrime d'amore.
Rivivo la prima carezza fra
rumori assordanti e
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Quant'acqua ferma il respiro
per dimenticarne il calore, la passionalità;
sento ancora il battito e la voglia,
mentre una forza m'attrae
sui profili delle onde
che ritraggono pensieri e desideri.
In movimento...
È un mondo
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Pagu |
18/04/2017 14:03 | 1121 |
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55 poesie pubblicate nel giorno 18/04/2017. In questa pagina dal n° 6 al n° 35.
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