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Le 49 poesie pubblicate il giorno 28/04/2018
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Virgulti e germogli di solitari arbusti
teneri fili d’erba ondulati dal vento
i miei pensieri cercano spazi vasti
liberi da catene e da ogni tormento
volano tra la gente confusa nel nulla
otre alti palazzi di ferro e cemento
planando infine come
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Finché non impareremo
a prenderci per mano,
mai s’arriverà lontano
ché in fratello minore
la fame di vita permane
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Avemmaria, salita dar pozzo,
vieni a la luce piena de Grazzia.
Lavi co’ l’acqua l’animo zozzo
e quanno te vede, la gente,
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Sorriso con sorriso
conforto riflessivo
un modo d’esser vivo
contatto ben diviso.
Sorriso la maniera
di accendere la luce
col filo di chi cuce
la strada giornaliera.
E il magico trattato da firmare
tra chi si attende e si prepara a dare
il
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| Lei è sempre lì
davanti alla Chiesa,
e mi chiede aiuto
con la sua mano tesa
Mi dice: Il mio bambino
è a casa solo, sta male,
dammi solo un soldino
come segno augurale
Mi sento scossa e incerta
sarà vero? mi domando,
ma la sua mano aperta
mi
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| Vedi il sole gentile
è petalo che allegro cammina.
Senti un profumo incantevole
è l’erba fresca e sorridente.
Dell’azzurro ami la bellezza
un verso di
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| Al calar della sera
la piazza è un salotto.
Gruppi di persone abituali
s’incontrano per parlare
degli accadimenti stagionali,
dei possibili raccolti
Quel ragazzino cerca,
nell’angolo consueto,
suo padre vestito a festa.
Al vederlo si
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| Ho bisogno di scriverti
dal luogo in cui non sono nessuno.
Non ho silenzi da nasconderti.
Non ho più parole per
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Le rose sono anime in prigione
sono respiri di cromatica bellezza
si mostrano in silenzio, come le donne al sole
restano sole di notte, le rose
avvolte dal silenzio, aspettano fino all’alba
e la pioggia poi le bagna fino al cuore
e risorgono, quando
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| Spazza le nubi
brilla intensamente
nella sua luce chiara
è travolgente
penetra in fondo
si riflette dentro
e la sua eco
rapida deterge
lo sporco dentro l’anima
e non dice
perché si sente viva
imperatrice
compagno del presente
e del suo
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| l’impudico profumo
s’impadronì di noi
gementi di frenesie
cariche d’impulsi
che inebriano il coito
gocciolante di sfrenate
estasi focose
labirinti di corpi
intrecciati come vite del buon vino
succose provocazioni
inumidiscono il letto
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| Sento
nell’aria
ancora
il profumo di te
e la fantasia vola...
Cerca
quella promessa
di labbra sfiorate
da un limpido canto,
mentre le mani
attendono
sicure
un ritorno...
M’inebria di te
quel ricordo
che sfiora un’illusione
e la rende
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| “Signore, mi può reggere il bambino?
Arrivo qui di fronte in farmacia,
però faccia attenzione al pannolino
è pieno, ... me
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| Come il gelo siberiano
riesce a mutare l’impeto del mare
e delle sue onde a riva
nel fragore assordante
di bianche scaglie di ghiaccio
Così le finzioni e le ipocrisie,
le fughe dai mille volti, l’abbandono
i giorni e gli ideali bruciati
han
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| Risalendo l’ alto e irto pendio
dal quale caddero miseramente
il corpo, l’anima e il cuor dolente
del uomo che fui e che non son più io,
ho trovato, dopo un lustro, un appiglio
su cui avvertir forte presa e ardore
oh! che sia esso motivo di
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E non ti accorgi
che ti circonda l’ipocrisia,
abbaglia gli occhi l’adulazione
la falsità chiara lampante
in un mondo caotico,
fatto di chiacchiere
apparenze, mordi e fuggi.
Non ti accorgi
e prendi a calci la sincerità,
spesso impulsiva,
ma vera
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Sempre la cerchi, ma scivolosa sfugge.
Non ti dolere, è sempre lì, bella e irraggiungibile.
Come amante la sfiori, la accarezzi nell’ossessione
del possesso, poi sfuma nell’orizzonte infinito.
Chissà se al termine di questo mio viaggio
la sete della
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Ha occhi profondi e un antico respiro
la verità che unisce due labbra
forse è solo un’ombra
mossa dal vento
un
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| Diafane, evanescenti
figure di nulla,
aleggianti in un tempo
senza domani, dove
perduto è il sogno
d’amore dei cristalli.
Mi guarderai ancora
con sguardo incantevole,
mostrandomi la falce
dai riflessi d’argento,
al chiaro di
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Eolo |
28/04/2018 00:01 | 1488 |
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49 poesie pubblicate nel giorno 28/04/2018. In questa pagina dal n° 31 al n° 49.
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