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Le 60 poesie pubblicate il giorno 03/01/2018
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Non sapeva l’usignolo
dove il tempo sostava
mentre su densi e fitti cirri
agitava le ali
Di spine all’ombra
solitario il roseto
arditi profumi
nel vento del sud
lievi spandeva
...e sorreggendo i suoi petali
sopra le verdi foglie
gli dava
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Vecchi pini dormono sogni d’inverno.
Specchi di bronzo sono i tuoi occhi.
Specchi senza cornici.
Cerchi di pietra intorno alle iridi.
Cerchi d’acqua e pietra.
Ed io ancora a cercarti. A cercarti dove ti ho perso.
A perderti dove ti ho
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Ascolta, Ocèano, il gridàr di mia arpa;
e ruggi con le tue onde giovinette
come responso nell’eco al mio canto!...
e di leggiadra quiete il labbro, ahi! riempi
d’un cuor che a te si affanna e a’ scogli tuoi;
e digli: - Canta!... Canta ancora, oh
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| Sembrava cupo
e d’ improvviso... il sole
nel buio inverno
è primavera in cuore.
Sembrava solo
il primo giorno d’anno
ma
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| Caro Babbo Natale,
è tanto che non ci sentiamo,
come stai ...
L’ultima volta ti scrissi tanto tempo fa,
quando il mondo era solo un gioco
ed ogni gioco era prima un sogno ...
Ora sono grande, vedi,
anche gli ultimi strali di adolescenza sono
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Lentamente si svuota clessidra
del tempo,
granelli di sabbia tra le mille bollicine...
specchio di progetti nel biondo
spumante.
Desideri e sogni ruotano
nella sfera dell’incerto futuro,
mentre l’Anno Vecchio lontano
scompare.
Oltrepassa la
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| Nella notte bianca
deserta la stazione
attende un altro giorno
nel manto di brina.
Leggero come un sogno
arriva il
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Avrei bisogno
di sconfiggere le rotule sul terreno
e pregare
in questo mio mondo di odio e bestemmie
Trovare l’acqua con la sua sorgente
e dissetare le radici di quando ero fanciullo
Origini serene
di chi non è macchiato
dalla droga del caffè
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Se’l cor d’Amor è contratto
e in tal stato siffatto
allor meglio abbandonar
e alla prece vita donar
Ma’l desio è sì forte
e le vie son contorte
nel lasciar l’animo in religio
senz’incorrer in disagio
Amor infausto che chiami
e mai ti lasci
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O infermieri dottori pazienti genitori voi che dividete la comunità del buio
Dio ci avvolga come un fiore che profuma di
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| Se stai pensando ad un proponimento,
a una speranza per l’anno che comincia,
lo stesso
come gli altri,
smetti subito,
svaria nei progetti e proiezioni,
prova a pensare a questo, assieme a me:
che il nuovo anno
mi palesi il falso
per tenerlo a
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| Io lo vedo
il fiammeggiante calore
prenderti gli occhi
dal libro- meraviglia
che hai imparato a leggere,
e pagine che
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il cielo grigio
nei ricordi sorride d’azzurro
gli alberi chinati
pregano all’estate
(fiore che non si vede la speranza)
il cuore ascolta la pioggia
(voci del nulla
come fari nella nebbia)
anche un battito di ciglia fa rumore
chi chiama
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Impara a disertare,
la guerra non è la tua
non è tuo il fucile e neppure lo sparo
impara a dire no, e urlalo forte quel no
nei campi di sangue si muore
non si gioca ai soldatini, ma si muore
impara la ribellione, lo sgomento
non piegarti ora e
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Signore ti aspettiamo vieni
Ti agogniamo, con tutto il
cuore ti amiamo ed in Te
ci rimettiamo
Dacci serenità cancella
cattiveria improbità, viviamo
nel terrore abbiamo bisogno del
Tuo amore
Fai che i bimbi non vengano più toccati
ed i
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| Invidio lo sguardo dei tuoi occhi
il divario che intercorre tra i nostri
corpi, le spiagge assolate dove tu
riposi la mattina.
Vai via dalle mie sponde, in cerca
di momenti migliori, per vivere i sussurri,
per bere quell’acqua di sorgente,
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E’ tutto nei tuoi occhi e sarà rosa
felice della sua femminilità
che l’accompagna e se la porta appresso
con tutta l’avvenenza di una fata
per trasformarsi in magica farfalla
capace di restare sempre a galla.
E’ rosa il nuovo anno stanne
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Nella penombra di un sorriso
poggio tra le mani il volto.
Respiro tempo
che impietoso abbandona
il fresco zampillìo
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E se ne viene l’ultimo dell’anno
con tutti, o quasi, che bisboccia fanno
e tentano con questa ipocrisia
di salutare l’ anno che va via.
S’imbandisce un cenone assai costoso
per dare al vecchio anno un buon riposo
con un pensiero ritenuto
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S’impegna il desio
nel donare attenzione...
con fatica elargisce
tempo e passione...
senza fronzoli o bandiere.
Resta
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Nella metamorfosi del tempo,
ancora infiniti tramonti
al confin dell’orizzonte,
dove l’onda dei tuoi pensieri
infrange l’eco dei miei desideri.
Non servon liete parole
in questo silenzio assordante,
non bastano bei ricordi
a render quieta
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Il dolore,
taglio obliquo che offende il cuore
è vite senza fine che scolpisce
un grande vuoto...
Il gelo oscura il tormento,
trovando esilio nell’assenza che dilaga
come grosse gocce...
Riluce riflesso un nuovo inverno.
Passa il vissuto
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Si sa verranno i magi fra tre giorni,
Gesù fu già ier l’altro battezzato;
i pastorelli assai di gioia adorni;
il Pargolo dal Ciel divino è nato,
e seguono la stella dall’oriente;
stuoli di nunzi, ovunque, nel creato.
A acclamar festa è solo la
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Come foglia secca
rapita dal vento
ad un ramo contorto,
portata qua e là
senza una meta,
vago
per luoghi oscuri
cercando un approdo,
ma trovo solo nebbia...
E un male oscuro
attanaglia il mio io,
più scuro del buio
quando non c’è raggio di
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La macchina non parte, s’è ingolfata,
se insisto a spinger l’acceleratore,
risulterà, poi, sovraccaricata,
col rischio che
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Sous la mouvance,
quelques âmes se rapprochent.
Dans un devenir incertain,
ces êtres entrouvrent leurs mains,
emplies de stigmates.
Puis, ils observent tous ces automates,
qui bradent l’essentielle de l’humanité,
pour des flashs de
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I sogni sono timidi
pargoli viziati della lucida ragione
non amano la luce
vagano per le stelle
oasi a volte troppo
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| Come le mele,
acerbe o stagionate
con la buccia liscia
vestite di luce.
Emozioni.
Fragole pungenti,
delizie dello
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| Questi tuoni di parole
rimbombi nel petto
frugano l’aria gelida dei canali
Navigare le acque calme grigie
la piatta noia
no, non accende la miccia
Non scorre lo stupore
La meraviglia è una scintilla
lo scontro immortale
Sii sempre
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| Tutti noi
eravamo altra cosa
forse un’onda dimenticata
sulla battigia verde dei prati
Eravamo stelle cadute per caso
cercandoci nel silenzio di un grido
crudele e affranto
Tutti noi
eravamo altra cosa
Eravamo una nostalgia
mai incontrata
e
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60 poesie pubblicate nel giorno 03/01/2018. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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