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Le 54 poesie pubblicate il giorno 27/02/2017
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Profondità marine nelle quali mi perdo, mi immergo,
Rincorrendo e riflettendo specchietti di tempo, cercando
Oltre il limite che mi è stato concesso, ritrovo per gioco
Frammenti di luce di pietre preziose, zaffiri, smeraldi, diamanti,
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Aspetto
l'attimo di follia
per passare nella cruna...
l'incantesimo di un abbraccio
nelle notti senza luna.
Aspetto
quel silenzio che mi parla
-dal di dentro-
la danza dei gabbiani,
nella stanza in fondo al cuore.
Aspetto
il vento di
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| Si confondevan
tra le acque
le sue sembianze
eteree.
M' avvicinai,
riconoscendo
quelle fattezze
ormai prive di vita,
ceree.
Giaceva
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| Al frenetico passo
l’aria si sposta
il tempo s’accosta
fianco le pareti
colorate nelle notti censurate
prima delle luci dei treni
marasma di segni
nei suoni
rumori vuoti
di pensieri stringenti
un tempo aitanti
da parecchio latitanti
accecati
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Vagabondando la notte,
affogando le ore
svampite le membra
nelle fumerie d’oppio,
euforica estasi d’aria
consapevole
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| Dire di te, di me,
no, non ho più voce,
non ne son capace,
un po’... come la morte;
un’avventura che mai
riuscirò a raccontare.
Ora, credo conti il
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Io ti avvolgo di parole
come il vento copre la terra
di foglie, in autunno
e verrà la neve
e soffierà il vento
e sentiremo ancora una voce
tenue filo del bisbiglio
come i fumi dei camini
che si alzano per poi sparire
di noi
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Ti preoccupi per il vestito? e
per l’oro nei
forzieri dove urlerà
la ruggine?
La so quella certa
malattia contagiosa
serpeggiarti nel sangue
guarda i gigli
del campo - Lui dice
e
ti senti come chiuso
all’angolo
Lui: ti fidi?
Mai
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| Tutto è dentro di me
mari profondi
e stelle
mondi incorrotti
dentro la mia Anima.
Ma come posso
non desiderare
non tremare
Quando
sconfinato
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Jibi |
27/02/2017 08:46| 2371 |
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Ora il tempo per pensare
è tuo
per poco
per sempre
è tuo il -mal dell'inchiostro-
è mio il dolore
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Luce dei miei occhi
che con un raggio
hai trafitto il mio cuore
e lo hai fatto tuo.
Anima della mia vita
che col
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| Nessuna festa
solo un punto e a capo
giocando con l’inverno
e coi suoi passi
che svapora
legato alla sua fine
con quella faccia
che conosci tu
e che tra poco
non indossa più.
Nessuna festa
giusto un punto fermo
dietro le righe
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| Non cerco spiragli
ne parole
che diano luce
in questa vergogna
di pietà rivelata...
sto solo
coi miei pensieri,
fasciato di silenzi
che vogliono gridare
la loro rabbia...
ma trattengo gli scatti
come lacrime consumate
che bagnano
un
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| “Come faccio a dir di ‘No’
a una donna come te
che mi dice con amore:
‘devo chiederti un favore,
puntuale alle tre
puoi venire su da me?
Mio marito mi ha tradito
e mi ha dato il benservito!
Siamo soli io e te,
non mi chiedere perché
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| Ci ni mittimu a lleggi' lu giurnali
sapimu tuttu cuddu ca succeti
'nt'lu munnu sia ti bbeni cce ti mali
e a lla televisioni poi si veti.
Si reshta a vocca aperta et è normali
sintennu tanta cosi e no' ssi creti
ca mu' nu' simu tutti
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Viaggio da sola
la mente vaga
fra tasselli di vita caotica
di un non senso
tutto è il contrario di tutto
quel che
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In punta di pennello
la falange di dio:
squarci sublimanti.
Trasfondere di sangue
in pigmento,
geroglifici di plasma.
Il linguaggio
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Occhi inzaccherati
lustrati da sbadigli,
il caffè lo prepara il ghiro
il merlo ha già pranzato
E' tutto
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Chiusi gli occhi in silenzio,
ed ascoltai ciò che restava di me.
Fu un attimo e mi accorsi,
che non c’era nulla oltre l’amore,
da poter amare.
Mi tuffai nel cielo e mi persi,
libero dal mondo
e poco a poco mi decisi a vivere.
Tratta da
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Erebo! Erebo
dove si finito? Dove ti celi ora
lontano dall'ombra paterna?
Sempre attratto dal brodo primordiale
il tuo
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irretito dalle trame di un silenzio sporco
dove finisce il tempo delle scoperte
c'e una bellezza da esplorare
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Leggende metropolitane
assumono dignità del credulo,
attraversando con forza di presunzione
l’opinione pubblica...
Piattaforme digitalmente tecnologiche
dirigono elettromagnetiche vocali particelle
alfabetizzando
tasti imperlati di sfiduciose
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E' giunta l'ora ormai che l'aere imbruna
e nere calan l'ombre della notte,
calma è del mare l'onda ver la riva
e brillan già le stelle ad una ad una.
Si chiudono i portoni d'ogni via
e dalle finestre traluce fioco
il raggio
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Sullo sfondo ci sono io
silenzioso e solo.
Lontano da sorrisi e abbracci
vivo da contorno
e nel raccontare la vita
piango e mi consolo.
Ora più che mai
sottomesso dal destino
mi accontento anche di un falso inchino
ma tu che leggi
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54 poesie pubblicate nel giorno 27/02/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 54.
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