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Le 77 poesie pubblicate il giorno 01/02/2017
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É un cerchio che si chiude la vita:
frenesia e tempo della calma.
É un cerchio di ragazzi e ragazze
sulle spiagge di notte,
falò e alla luce del fuoco,
visi di donne
dall'Amore incendiate.
E le lancette che vanno
e che fan
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Una finestra:
di giorno la luce del sole,
di notte la luna e le stelle,
ti privavano della solitudine.
Uno sguardo e arrivava
la compagnia. La finestra aperta
lasciava filtrare,
il profumo della tua presenza.
Un ponte di congiunzione
dai
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Splende la luna
nello spazio
di luce e desideri,
non ha timor del tempo,
dona al cuor chiave della vita.
Muto amor
avvolge
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Costa fatica la vita
Con le sue occhiaie
e le rughe intorno al cuore
Un gioco passatempo
che finisce sempre alla stessa
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Uno sparo a un vecchio barattolo
e via che ci si diverte col giocattolo;
dare voce alla pistola è il mestiere
di
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C 'è stato un tempo
in cui credevo,
ai detti dei vecchi saggi
che raccontavano
i proverbi di vita
specificando
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| La pace copriva ogni piccolo respiro
la notte scura e ovattata lasciava l'illusione
il cuore fremeva per le emozioni nascoste
la pelle vibrava come fosse lenzuolo al vento
ogni cosa aveva un sapore diverso
le dita cercavano un appiglio
tutto la
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Cosa c'è oltre questo limite?
Oltre questa linea mistica
che attraversa l'anima?
E' davvero l'amore che ne sostiene il senso?
Oppure è la voglia di respirare luce
che mantiene la foglia appesa al mattino?
Siamo qui ad
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Ruscelli e cervelli freschi
sentivo passeggiando di sera,
ed era vera l'impressione mia
dalle risposte che ricevevo.
Nessuno pensava al domani,
tutto era al presente, al dolce sì,
l'acqua luccicando scorreva
felice, guardandola
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Son come nave lungo il tempo
fra le burrasche del tuo incanto
e ovunque io starò
dove starai.
Quando le gote si fan roghi
quando i tuoi occhi si fan laghi
se nel mio naufragar naufragherai.
Tua piccolissima signora
cielo di veli e fili
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Hanno gettato in una buca
i sorrisi di tutti i bambini
Ed io ero altrove con le mie fantasie
Hanno spezzato i
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| Tu, giocondo
quattro zampe all'erta
presenza chiassosa del quartiere
ti colgo
quadretto familiare
ti cerco
celato nei cortili
nero amico di tutti
muso lungo
ora ringhioso
ora mugolante
da te ho imparato
lezioni nel mattino
che ogni nuovo
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| Mi sento osservato
e mi volgo a guardare.
Un volto indistinto
mi fissa
come dal fondo di un pozzo.
Occhi increduli
sbarrati
nello sforzo di capire.
Pallide mani
che scavano affannosamente
tra rovinose cataste.
Tormentata
è la sua
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il tiglio spoglio
lascia la terra
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| En lo profundo
hierve, gozoso
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| Dedicata a te
con le unghie laccate di nero,
il caffè,
la sigaretta in mano.
La voce roca,
senza domani,
straccio strascicato per le strade
indegne
d’un presente
a te poco presente ...
...penso.
Ricordo lo sguardo smorzato,
eppure vivo
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Non è più calmo il mare
in cui ci tuffavamo.
Tra le onde del nostro viverci
meraviglioso amarci
quando le vele gonfie
emergevano dai flutti
seguendo insieme
tu timoniere io comandante
la rotta che avevamo tracciato
nella cartina
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| Non è che sia proprio normale
scannarsi a vicenda,
ma tant'è, e ora almen che l'istinto animale
un po' si
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Calde labbra
sul collo candido scivolano.
Libere le mani volano
prateria impaziente attende
il fior si apre
inebriante profumo s’espande
nettare d’amore da
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| Sveglio la notte
nel silenzio di una luce
rubata all'aurora
in questo spazio
che si perde nel sogno
e veste di rosa le mie stanze
E' un'alba il Tuo sorriso
uno sguardo
che profuma ogni cosa
un bacio
che avvolge il mio sentire
senza
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| Un refolo di luce si lascia accarezzare
ad asciugare la voce dei rimpianti.
Non so se sia possibile precipitare un sogno da una lacrima
se gli appigli sono ricordi scattati dal cuore.
Mi siedo nella mano del mattino,
ingabbiando il vento tra le
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| Quel giorno
sono stato in ogni tuo luogo vissuto
da ogni sguardo
ho guardato coi tuoi occhi
respirato il
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| Mi chiedi di scriverti una poesia
me lo dici lenta, senza parlare.
E io mi domando che cosa possa fare
attorno quel vuoto di risposte
inesistenti.
Cosa posso scrivere madre?
Quando sei tu stessa la mia dea
e poesia sono le tue mani
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Onde s’infrangono leggere
nel mare dei miei pensieri
lasciando una scia di sensazioni.
Negli anfratti
dei miei ricordi,
colgono nella risacca
il senso di una vita
che sfugge.
La brezza mi accarezza,
inseguendo le orme
di una vaga
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Da troppo
troppo tempo indosso
questa veste,
un abito agghindato
ricamato
da un eccentrico
narcisismo.
Da troppo
indosso abiti
che non mi appartengono,
plagiata dall'ipocrisia,
in continua lotta con me stessa,
mi ribatto,
mi osservo
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Hai camminato sola fino a qui,
forse sola lo sei sempre stata.
Non ti sei accorta di ciò
che perdevi mamma?
Vivi di carezze ormai scontate,
che forse domani si vedrà il Sole.
Ma nei tuoi occhi il Sole non c'è mamma,
e tu non
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I giorni del dolore sono ami da estrarre,
pesci che abboccano senza usare vermi.
Le ceneri dei morti passano dalle suole
-raggirando la gomma-
e ci penetrano come trapani
dissanguando anoressici ricordi.
I giorni del dolore sono battimani
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Con te hanno forma
le emozioni,
prendono voce i silenzi,
hanno colore i pensieri
ed ali i miei sogni.
In te vedo
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Regale il passo
Il volto oltre il quadro
Le mani Tue nella trama delle idee
Incanto degli angeli
I colori di un presagio
La saliva dei baci di quegli altri
Dall'altra parte noi
riflessi nella Bellezza echeggiamo
Percorrendo le tempeste il
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Cadono paure come oggetti
e fanno cerchi nei laghi della mia mente
la Vita ha un lancio perfetto
prodiga d’impossibilità
viene a giocare alla riva per ricordare
il suo Immenso Possibile...
Fuori di me ci sarà un cielo
di
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77 poesie pubblicate nel giorno 01/02/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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