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Le 63 poesie pubblicate il giorno 24/10/2016
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In un fruscio appannato di giornate scure
avanza strascicando qualsivoglia lentezza
sulla scia di una precoce tenuità di spazi e pensieri,
emulsione effimera di una saggezza avulsa
come stigma di un presente d’altri tempi;
tra le mani
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| Il fior si fa frutto, in estate ed d’autunno ...
e cadono foglie, seccate e ingiallite ancor belle.
Poi tante di nuove con le gemme fiorenti
ridesta l’aprile gentile, solerte
che nudo ricopre, a ristoro
dal torrido sole incombente.
Essa è vita
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Come posso non pensarti
-amato-
quando il manto della sera
mi tesse i contorni
e in silenzio
la notte mi veste.
Quando
la Terra innamorata
rincorre il Sole,
quando
il fragore dei tuoi occhi
si riflette nei miei.
Il fuoco sulle mie
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Libero le ali che
Annaspano, tra discorsi
Vuoti, di beceri
Oratori di maniera, di
Citazioni di altri
E fatte proprie...
Distinzione dobbiam fare sulla
Espressione del proprio pensiero,
L’uno verso gli altri...
Solo allora, potrà
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Quasi la metà
di cent'anni
per un tempo di crasi
tra i mutilanti stereotipi
di tutti i miei casi
delle prime strutture di età nominale
e il fuggevole cenno
di un bagliore embrionale,
commendevole accenno
di verità
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E' vana poesia
tutt’è già stato
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Se avessi il tempo delle stelle
l’adagio di un viaggiare silenzioso
se mai potessi spendere i minuti
beatamente nell’assolo più avvincente.
Sulla cima
la bellezza delle cose
spaccando il cuore in tutta debolezza
tingendosi di luce, le spighe
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| Adesso so che ci sei,
Nuvola d'amore,
Gioiosa lacrima di perle,
Eterna rosa senza spine,
Lungo il mio cuore...
Ormai sarai albergata per sempre.
Vola nei
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| i rintocchi di lapilli di pioggia
sull'asfalto lucido di gocce
mi riflessi fra le lingue di fuoco
inversi ricordi
nei rumore dei tuoi passi
mi parve di sognarti
vestita di pittorica poesia
che sfogliai con dedizione
lasciandoti nuda
nella
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| Sarò allume e fosfato e malessere
la sera, al camino, brucerò,
mi scioglierò, stringendo un sasso
che schiaccia in bocca. Questo sarò.
E un albume, proteico, protozoico
protoligure, sull’erto dei monti,
sarò sempre
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| E’ facile per te scrivere romanzi
imprimermi nel tempo di piccoli rifugi
macchiare il silenzio di fiori
perché ti
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| Sulle labbra l’hai baciata
sulla fronte carezzata
piange il cielo per l’emozione
presto detto, un’acquazzone.
il cantare scanzonato
ci regala quel calore
che inebria la mente
e, con gioia riflettente
dischiude un fiore nella mente.
Ora il
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| La camicàrna del roman dignèrca
molce di gruffa nel filoso frago
si che la calfa del
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E' lì passata la gran scopa
se n'è portati via tanti la peste
a dire a Renzo "A chi la tocca, tocca!".
Tu sorridevi a leggere studente
giovane che malattia tenevi a fola
di vecchi e d'altri non di te amante.
Poi
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A quest’ora profuma la paura,
e sa di nulla il gesto sempre uguale
che batte la tastiera e l’abituale
pensiero che si spande e mi cattura.
Vorrei poter sentire nella mente
la causa che impressiona l’emozione
e cosa muova al lampo di
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Ci arrampichiamo
in preda a qualche
astruso furore -
clacson!
E liquido l'istante
sfugge, rifugge
il ricordo che si rifiuta
di ricordare.
Non più, non qui
il lento dissapore
del fallimento
attecchirà le sue radici.
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a passo stanco
s’incammina
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| A me sembrava forse giusto
oggi parlare di buongusto...
Evito d'essere pretenziosa
prima che torni Bellicosa...
Ma dove trovo distrazione
se mi ci vuole discrezione?
Quando, perdere questo stile
logorroico eppur civile?
Senza risposte il
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| E ti ritrovai lì
in una lacrima interrotta nella luce stordente
di una stella cadente
che nel momento più
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| Entra in scena l’illusionista
con il sorriso in bella vista,
nella piazza al sol veder
si alzan le mani e le bandier.
È una festa apparente
dove è accorsa tanta gente,
per sentire le promesse del
famoso affabulatore.
Dalla
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| Ci sono speranze
appese
ad una parola;
si aprono
infiniti
se la pronunci
e fiumi tumultuosi
di sangue agitato
se l'ascolto...
così
vivo
di stelle
e di luci continue,
in strette tumultuose
al cuore
che non smette
ancora
di
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’Nta li numira, ‘u prufissuri.
’Nto travagghiu, sulu duluri.
Pi commu a voli cunzari
sempri li pinseri
pi la testa s’avi a purtari.
Si li cosi storti faci satari,
’u travagghiu po’ scurdari.
Si li numira sapi canciari,
a notti sonnu non po’
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“Sorella Morte che mi giri intorno
da troppo tempo, come un avvoltoio,
decidi finalmente questo giorno,
affila il sottilissimo rasoio,
recidi il filo che mi dà la vita,
smettiamo questa orribile tortura,
avanti su, facciamola finita!
Su,
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Solleva un raggio di luce
e il cielo diventa dorato
Senza più parole
solo silenzio per l'anima
sentire il vento in una notte d'estate
e allontanare i pensieri
nessun ostacolo
guarda il mare con che forza si scontra contro scogli
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Intra 'nu libbru tegnu 'nu litrattu:
è ti la mamma mea quannu campava
e, toppu ca oramai s'è tuttu spattu,
pi mme' è lu shtessu, cá edda assai m'amava.
Lu pigghiu e cu lu vasu fazzu l'attu;
la voci sentu comu ci
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| Tacciono silenzi
scivolando sulle ore
vicine ma due anime sole
il tempo macina sogni
di egoisti pensieri
senza
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| Primavere e inverni
vestiti intercambiabili
spengono e accendono
carni nel Motel,
macellaio il portiere
camuffato da
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| E sorge il sole, giorno dopo giorno,
da minacciose nubi circondato,
simili a mortai pronti a deflagrare.
Se poi guardo al di là del Bel Giardino,
oltre i rami verdi e i prati fioriti,
un alto muro sulla destra vedo,
da poco alzato con
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| E’ passato un altro giorno
ed a quest’ora la malinconia
mi assale ancor di più.
Tutto tace, nessun rumore,
s’ode solo il ticchettìo dei tasti
mentre scrivo e tu non ci sei.
Mi manca il tuo sorriso,
mi manca la tua voce,
la tua carezza sui
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| Ho accarezzato i petali dei ricordi sulle pagine del vento,
li ho disseminati come tanti coriandoli
che parlavano sui miei passi malinconicamente
sfiorando i miei pensieri.
I miei sogni chini sul sentiero affacciato sul mare
avidi della spuma
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63 poesie pubblicate nel giorno 24/10/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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