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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 60 poesie pubblicate il giorno 04/09/2016
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Sei vino:
più bevo
e più m'inebrio,
col tuo sapore,
col tuo profumo,
con le tue parole...
e m'ubriaco del tuo infinito,
ebbro di vita,
assaltato d'incanti...
sei dentro
per sempre,
anche se mi farai male
coi tu no...
non
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L'eterno m'avvolge, in pensiero costante
risale la china, esonda dall'acqua di fiume
che incanta, in caldi colori, in dorate
pagliuzze di fine ricamo tramate.
L'eterno m'avvolge, mi scorgo creatura
di delicata fattura, eppur son
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Son tanti i pellegrini
al grande evento,
Giubileo di Misericordia
apre porta alla speranza,
sventola al vento...
l’araldo di “Madre Teresa”
proclamata oggi Santa.
Piccola donna!
Grande quercia
accolse nel cuor poveri e senza tetto,
con forza
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| E’ l’amica segreta del cuore
la mia gatta dagli occhi di giada
una birba trovata per strada
quattro peli di allegro candore
quattro zampe dal rosso conteso
nell’incontro da sempre più atteso
dietro casa lasciata dal caso
in un sacco e in
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| Animava
il tempo dei miei sogni
un castagno possente,
rassicurante
con la chioma alta
e le foglie dentellate.
Sul tappeto
di ricci scricchiolanti
sotto i miei passi
camminavo leggera
nel mattino autunnale
sdraiata sul verde
d’erba
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E brucio bolle di sapone,
corro e fingo delle ali
sopra le spalle, e una maschera
con il becco.
- Sei con me...
Sei qui con me. –
È nel buio che ti ho trovata,
quando la lacrima
si cristallizza lungo la guancia.
E soffio sull’erba
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E la malinconia si fermò
sulle note di una canzone,
sui volteggi dei capelli,
sul corpo arreso alla felicità,
creduta persa,
nella notte dei rimpianti
e delle speranze,
come se la vita fosse rinata
o mai svanita,
e il passato...
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prende forma la vela
dalle profondità inconsce
la governa ulisside
o forse si lascia guidare
sull’infinito mare del sogno
speculari
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| C'era un bambino
assai piccino
al quale sul viso
mancava il sorriso.
Lui era triste
da quando era nato,
perché non era
mai stato accettato.
Sia la sua mamma
che il suo papà
l'abbandonarono
in tenera
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| Madre Teresa, dolce ausilio al dolore,
guardaci e ascolta la nostra preghiera
che a Dio e a Te innalziamo
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| Magical shores
of salted water
and temptations oriented
to past seasons
find themselves lazy
sunbathing
while a hidden
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Corrobora l’animo
quel dire mai perso,
la mano che stringe
di quel segno il verso
tra le ali del pensiero
mentre oltre si spinge
ad ammirar della vita il siero.
Circonda l’aria
il dono della misericordia
è bello il suo respiro,
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Ti vardu i ccà
aviumu u stessu suli
u stessu mari, u stessu duluri.
Ti vardu i ccà
e parru a to stessa lingua
lingua amara comu a nostra terra
aspra e duci d'aranci e di limuni.
Ti vardu
e s'imbrogghiunu i me occhi
tra cielu e
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Già piccolina ti chiamavo ‘Nzì
un dono del mio nonno musicista
eri un violino certo un po’ speciale
perché tra i tuoi difetti eri normale
né Stradivario nemmeno un Paganini
anonimo ma adatto a noi bambini.
E ‘Nzì
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Vivo dei tuoi silenzi,
come il mare, vive
dei suoi abissi
quanta oscurità
porta in se un'ombra
quanta distanza, c'è
in un solo sguardo?
La sera, mi assomiglia
abbassa gli occhi e tace
e se ne va,
se ne va, in ogni suo
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Cerchi tra la polvere una mano
che possa essere tirata alla vita.
Silenzio.
Solo un paesaggio immobile
sopra i crolli del sisma.
Un cane raspa fra le macerie.
È viva, accorrete.
Stremata dalla violenza della natura
e dall'incuria dei
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Se tornasse Socrate nella sua Grecia antica
a predicar il giusto e la giusta fatica
per ritrovar se stessi con giudizio,
non seguendo il gregge giù dal precipizio,
potesse insegnare ancor, ai suoi seguaci,
le regole e i modi per essere
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parlo a te
tu che hai dato spazio al cielo
che abita dentro di te
parlo a te
tu che dipingi nuvole
e le difendi dal vento
parlo a te
tu che del silenzio apprezzi le parole
e delle parole tieni i silenzi
parlo a te
tu che vedi nel buio
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Per lunghe notti
ho attraversato
il buio.
Per lunghi giorni
non ho guardato
il sole.
Ma poi, infine,
tornò a galla
il giorno, e vidi
che il mio campo
era verde e fiorito,
che il mio vascello
era ancorato lì,
pronto a
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Vorrei
aggrapparmi alle ali del vento
e librare, come un gabbiano
che accarezza il mare.
Vorrei,
del vento, essere compagna,
perché mi avvolga e mi consoli
come un amico sereno, che mi tende la mano.
Vorrei
essere il cielo che
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Uguali con misura d’anni distanti
identici quegli ardori
immediate le emozioni
gioire all’alba come al tramonto
sapienza
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Non odo più
odor di casa
rinchiuso fra abiti il cuore
lontano mi porta il fischio
che si fa truce canto
anonime
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A dire il vero
è piccola così
una pallina di colesterolo
e cui fa bene il volo.
Apre le quattro alucce
di vainiglia
e mi saltella tra le cinque dita
con la sua gioia birba e indefinita.
Minuscola sul rosso
a punti
è la
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Il poeta patisce
le pene dell’inferno
sapendo che i suoi versi
dipingono la vulnerabilità
dell’anima.
Soffre nel sapere
che l’amore sublime
muore d’inerzia.
Nel segreto
dell’indifferenza.
L’aedo
muore ogni giorno
nel silenzio
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| È cupo il paesaggio notturno
e annoda i pensieri e li inchioda
sul muro... nel giro di un giorno
la strada si veste
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| Nei miei dintorni
paludi selvagge
scavano trappole invisibili,
passaggio scricchiolante
di erranti calpestii ciondolanti
verso l'imminente fine.
Bui sotterranei oblianti
passi sicuri in malfermi sentieri spinosi
ingannano il malcapitato
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Avrei voluto
trasformare l'istante
la sillaba trattenuta
all'angolo muto
Fra le labbra socchiuse
che non trovavano parole
il respiro svanito
dal cuore alla mente
Ma non è così
che affronterai i mattini
il numero
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Occhi da gatta
pelle diafana
una cascata di capelli scuri
che incorniciano il viso
il collo slanciato.
Per te, dolce Jeanne,
Amedeo è indispensabile
come una giornata di sole.
Una vita regolare e stabile
una casa confortevole e
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Ero immobile e passiva
tutto correva
davanti agli occhi
muta e spenta
in frattaglie la mente
su pavimento lugubre
che non calpestavo
per non sporcarmi
della viscida consistenza
di cervello sezionato
tremavo nella paura
ero sgretolata
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Stretto in una folla di voragini irrisolte
porgevo i miei fianchi ai pensieri recenti,
raggiungevo i tuoi occhi in un abbraccio proibito
mentre il sangue impazzito mi imbrigliava la mente.
Dentro una gabbia di nuvole in viaggio
inseguivo il fischio
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60 poesie pubblicate nel giorno 04/09/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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