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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 45 poesie pubblicate il giorno 02/12/2018
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Il sorriso,
spariglia ogni conflitto,
diretto,
stampato in viso.
Ampie le mani
si stendono, salvifiche,
in gesti,
essenziali;
gioiosi
per l’anima.
Profuma di leggerezza;
libera e audace
come le onde.
Il suo impeto è coraggio
di vivere
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Mira con ardita speme il pensier mio,
com’una stella nell’oscura notte brilla;
ed in quel mar in ciel scintilla,
a luminar l’inconscio d’ogni ombrio;
dove l’alma sfugge allo strale oblio,
degli occhi suoi che mirar m’assilla;
in questo ardor che
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Io ti aspettavo
ma non sei mai tornata
tra queste pagine
ormai ingiallite dai ricordi
Dove la luce di gennaio
gelava i giorni
e le ultime carezze
portate via dal vento
Ora sei fra le ombre
e nessuna parola potrà
fai rivivere le sere
e i
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M’avvicino
a grandi passi a giorni fatali
e comincio nell’interioritá
a dire grazie alla vita
per come sono andate le
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Con fervore procurato
la mia sabbia mi conduce,
stretto, cinto ed afferrato
mi allontana dalla luce...
vano e vacuo è il mio reagire
verso un valico profondo,
viene vano il mio eccepire
trascinato verso il fondo...
giungo avvinto come
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Nelle fauci di nebbie funestanti,
nel Nord feroce, uno Spirito urlante
vaga. Erra solitario e senza meta,
le rune
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Eri
un’umile cerbiattina,
mia piuma,
quando nascesti
a vita.
A te accanto
v’era un’ altra rosa,
spinosa.
Amai
entrambe.
Ma ora, che vita
ti accoglie,
non comprendi
che solo chi ti genero‘,
e per te
duramente lavoro‘,
ora, qui,
ha
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| Se sono luce chiedilo al maestro
del tempo e sul sentiero in faccia al sole
scruta la strada e sciogli le parole
tenaci e illuminate dal suo estro.
Se dono vita sappi che mi addestro
a coltivare semi e non viole
al suono di chitarre e di
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| Troppo breve è la notte
fra le tue braccia
stese e morbide
che sanno dare
solo carezze
ed io affamato
di parole ripetute
di abbracci sotto pelle
che solo la luna
sa vedere e capire.
Nulla mi è piatto
tutto è un’onda
che mi avvolge
come un
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| Scorre il Ticino e ancor muovon l’azzur acque
nel tratto ultimo del percorso suo prima
d’abbraciar in quel mortale abbraccio il Po
fratel suo maggiore ma qui tra Motta e la regal
Pavia riandando a ricordi antichi che mute
le labbra son di Antonia
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Gravita tra queste braccia
in metamorfosi
da rami nudi
a brivido di foglie.
Ti aspetto
da mille anni
con i fianchi spogli
sull’orlo dell’isteria.
Plasmami di luce
prosciuga il desiderio
dalle mie labbra
un angolo segreto di
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| Luce o buio tra la gente
canto e suono prorompente
nella sera di chi spera
che ritorni primavera.
Buio e luce in do di petto
o col pregio o col difetto
se giocondo non lo so
questo è quello che ti dò.
Non so se porto luce nei tuoi occhi
se
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E’ caldo il giorno
con un sorriso,
una coperta sul cuore
e dietro le parole, solo amore.
Sono, luce, carezza che consola,
un sussurro dentro l’anima,
e lì, dove tutto poteva morire,
qualcosa ora rinasce.
Un vento beffardo, la vita,
che
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scuotersi dall’inerzia: vegliare
con le lampade accese
nel turbinio del mondo
olio non manchi della saggezza
mentre
come
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| Sei andato via senza dirmi una parola
magari, una parola di addio.
Ho pianto, cosi tanto
che...
Le mie ciglia sono
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| Sulla sedia comoda di Dio
Non c’è nessuno,
ora...
Nell’aria densa sento
Uno scricchiolio,
possibile che stia
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Un fruttarolo saggio, de Testaccio
m’ha fatto un resoconto dettajato:
“La gente pja pasticche a casaccio
se cura co’
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fra trame offuscate
le tue sofferenze
intravedo agitate
provengono da scaturigine comune
e in esse intravedo i segni delle mie
pesante grumo di frane irrisolte
tumulate senza tomba
come defunti che s’aggiran nei sogni
c’insidiano in spietati
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| Ci vorrebbe un viaggio
per oltrepassare i confini
del mio malessere interiore,
un muro di specchi
per vedere
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| Quel che resta di te,
odore intriso tra le maglie
di una vita,
tra parole colme di colori.
Quel che resta di te,
scritte svolazzanti su pezzi di carta,
tra immagini sbiadite e sorridenti.
Quel che resta di te,
il ricordo di uno sguardo
offuscato
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Parlo con te, lungo viali vuoti
qui è passato l’autunno
ma non il vento,
certe foglie non muoiono mai
sono come le stelle, hanno un segreto
e tu non parli, guardi in alto il sole
c’è un silenzio nei colori accesi
una morte improvvisa, un suo
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Grato alla terra
culla del viaggio
d’andata e ritorno
grato anche al mare
al suo respirare
un abbraccio sincero
e
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La mia è soltanto una voce nel vento
viaggia veloce ma va controvento.
Grido forte sulla spiaggia deserta
cerco riparo tra le nubi erranti.
Tutto è silenzio nel mare dell’oblio
il tempo fugge e devo dirti addio.
È svanita l’immagine del sole
si
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Non sono una donna
che dice di “Sì”,
ma sono una donna
che dice di “No”,
perché sto cercando
un uomo sincero
che possa donarmi
l’amore più vero!
Gli uomini invece
son tutti così,
ti fanno la corte
per giungere ... lì,
a me ciò non
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Potrei donare luce all’infinito
illuminare il cuore di una meta
e mescolare il folle con l’asceta
se avessi nel mio grembo il tuo vagito.
Potrei scalciare il buio con un dito
con tutta la possanza di un atleta
ma temo questo cuore anacoreta
che
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Fluttua
indecisa
nell’aria
un’emozione
di vento,
eterea,
trasparente,
diafana...
E vola alto
un pensiero,
arrestandosi
davanti ad un sorriso
di vetro...
Non capisco
perchè
il giorno incede
se le tue lacrime
accendono
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Ti insegnerò a volare
con le ali della libertà.
Ti insegnerò ad amare
a piccoli passi.
Ti insegnerò a dipingere
la pace sulla lavagna della vita.
Ti insegnerò ad accettare
la diversità degli altri.
Ti insegnerò a adorare
la solitudine
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| Gli sguardi al cielo
rischiarano l’approdo
in una speranza
mai perduta
dell’ultimo volo
verso l’infinito.
Nei sussurri
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| Un’anticipazione,
parole in briciole
nell’isola mentale.
Chi darà voce alla mia voce?
E l’assenza-
chi coglierà questa
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| Chiamami
chiamami con il mio nome
così come mi chiamava mia madre
quando ero giù a giocare
a spaccare le vetrate
le ginocchia e le suole.
Chiamami con il mio nome
cosi, in modo naturale
così come faceva mio padre
per farmi alzare dal letto
e
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45 poesie pubblicate nel giorno 02/12/2018. In questa pagina dal n° 16 al n° 45.
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