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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Gerardo Cianfarani | |
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Maggio 2024 |
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Le 45 poesie pubblicate il giorno 24/09/2017
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Neanche tu eri così diverso,
appartenevi alla massa di ciechi
che non vedeva oltre l’apparenza.
Pur essendo stato molto
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| Come lontane ombre che sul far della sera
avvolgono
giorni accaduti
e vengono
a raccontarsi
e scorrono dentro
si ergono ancora.
E il senso si turba
la dolcezza ti avvolge.
Sono piccoli passi, antiche presenze.
Ricomincia a cantare
tu che
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| Amici pelle a pelle
dito a dito
entrati in questo mondo
senza invito
che vede ancora insieme i nostri affanni
uniti stretti
e ancora vincolati
dall’essere e il non essere slegati.
Amici cuore a cuore
polo a polo
felici degli scontri
e di
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| Attimi
un colpo di tosse
una carezza
pensare
ricordare un bacio
dolcezza infinita
arte di strada
poi dormire
sognare l’amore
dipingere una nuvola
andare in bicicletta
attimi
un respiro in più
un battito di cuore
un bel
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Mi riprendo
per il tempo della pioggia
nessuno avrà memoria
di questo lento inganno
Che centellina sul bordo
dell’autunno
timido rituale
che precede il giorno
Mi ricordo
un sole d’altro spettro
fuori verrà l’ombra
densa come il mare
Che
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E piove,
piove sulla mia anima,
piove sul mio povero cuore,
straziato d’amore,
la speranza si affievolisce
in un intreccio di emozioni...
e sentimenti, buttati al vento.
Brividi colorati
scorrono sulla pelle,
non più ragazzina, ma donna più
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Non so pregare,
mio Dio.
Non so vedere
Gioia
in ogni cosa, ché grande
è il dolore.
Non so come, cosa,
quanto forte
urlare.
Non
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Creature fragili ed impaurite
sfruttate e imprigionate in lavori minorili,
mani piccole accompagnate a mani
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Cala onbrìa e stroo
su la piassa de la cesa
ne la séra del vespro:
i’ oci i’è strachi e bisi.
No’ i’è pì slisi i zenoci,
no’ canta pì l’anima,
se strapéga la festa
’n parole ude de speransa.
El par iéri che la piassa
piena de gente l’éra
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Origlia puntuale l’autunno da botti
terrigne in arcioni ed imbriglia
tenebre d’acqua al vento che fionda.
Olezza in
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| Vieni con me
in un abbraccio di colline
che nel sorriso d’autunno ci daranno il benvenuto
in un affresco umbro di querce
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Pronto per volare?
Ecco la chiave!
Il cielo in questa gabbia è un pianto antico
che strappo e che divido con l’amico
e queste ali ben legate a tempo
son tanto forti che il tuo cielo immenso
basta soltanto per cercare un senso
a questa lotta
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| Dolci declivi
Soffia vento d’autunno
Foglie Melange
L’estate
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| Ancorata a te
senza ma
senza se
Sei la mia luce
quando la notte mi adombra
Sei la mia terra ferma
quando i miei
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Così ho rivisto i miei vecchi amici;
non accadeva da anni.
Mi sono apparsi felici,
ammesso che il vino non
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Silenziosa appare la regale veste
tempio di pace, di fede accoglie i suoi passi
pontificia chiesa, liturgici paramenti
tra le arcate di angelica cattedrale
Filtrante luce, bagliori
accarezzano pareti, regia sedia
una mano che s’alza
ad indicare
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Bagliori nel buio
che crescono piano
seguendo le linee
spostati dal libeccio
sulle creste del mondo
intriso di
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Denuncerò il destino
ci ha truffati!
Troppo breve
il tempo a noi concesso
troppe poche le carezze
troppo poche le gite al mare,
tempo d’autunno
cadono le foglie
...sei volato via
in un giorno di sole,
sei volato via,
tra le stelle
tu,
mio
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-non credi in un dopo? E
in un prima? E il mondo
pensi s’è fatto da solo?- Ti chiedo
e tu t’aggrappi agli specchi
ma nulla va perduto
sai:
Qualcuno ha contati
tutti i tuoi capelli
davanti
a un pericolo mortale
un’invocazione ti salirà
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Tu sai che non è nulla
ricontando i giorni,
accorgersi di quelli perduti
inalterati istanti di un eterno
che non ci conviene
che mai ci appartenne
se non in un’illusione
contenitore di uno spazio vuoto
nulla nel nulla, che ci rapisce
tu
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Ore diciannove
seduti al bar,
io e te
a sorseggiare un succo,
ananas io
mela verde tu.
Noi li
difronte l’uno all’altro,
a raccontarsi del più e del meno,
ma i nostri occhi non si sono mai incontrati,
I tuoi, guardavano altrove,
l’aria
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Ebe or mesce vendemmie di tramonto,
e sotto i miei occhi le sue vigne muoiono.
Vedo e racconto!
Un attimo soltanto
e il mio meriggio non avrà più vino,
solo l’inesorabile potér
d’un vecchio, empio Destino.
Hyperïone è morto; e tutto è
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| E come un’ombra sei legata a me
regina dei miei giorni condivisi
compagna del dolore e dei sorrisi
e odori di un profumo che non c’è.
E mi stai dietro senza ma e perché
felice dei connessi e degli incisi
sicura coi tuoi passi assai precisi
nel
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E’ discreta, l’amicizia,
non ti toglie il respiro
ma ti aiuta a respirare.
E’ una ventata
d‘ aria pura e fresca
in un’afa soffocante.
E’ umile, l’amicizia,
mai fa sfoggio di sé,
ma ascolta in silenzio,
catturando
le tue più segrete
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Leggevo nelle tue rughe
il silenzio del tuo passato.
La malinconia
che rattristava il tuo sguardo.
Il rumore silenzioso
dei tuoi baci.
Continuerai ad ispirare
i miei versi
finché avrò la forza di vivere.
Ti aspetto ancora
respirando
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Nell’arroganza del mondo
di pensarmi arrogante
non vado in giro
a vantarmi d’esser poeta.
E m’aiuta l’esser limpido
nel
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Millenovantacinque celle
involte in catatonia indotta
da ciarlatani
in tunica ordita
di saturazione notturna.
Ella
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Speranza
è quel vento improvviso
che coglie
lo spirito stanco e deluso.
Giunge silente
e sorprende,
come il sole
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Tu, proprio tu che amor avesti
non desear ciò che mai potresti.
Bensì cogli il cuor ancora caldo
di colei pur sempre timido.
Con te io resto ogni
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| Non più niente da dire,
ho svuotato parole
e accenti,
ho smarrito il rigo
usando sempre il remoto,
e il presente
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45 poesie pubblicate nel giorno 24/09/2017. In questa pagina dal n° 16 al n° 45.
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