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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’145Autori attivi: 7’493
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Le 47 poesie pubblicate il giorno 17/06/2018
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Nelle orecchie sentivo
la pelle che urlava
inconfessabili voglie
Vedevo le tue mani frementi
appressarsi all’atrio
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A cavalcioni del tepore notturno,
nasce il giorno che porta scelte
sempre diverse...
esco da casa cercando il senso
di questa nuova canzone.
Carne e sangue è il tuo richiamo,
ti voglio mangiare e bere,
imparare a sentire gli sguardi
e vedere
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Dite: che avrò una tomba in mezzo all’erba,
che muojo dopo avèr udita l’ùltima
tempesta... che la rabbia mi ha conquiso,
che prima di morìr ho scritta l’ombra
d’una lèttera assente... che ho spirato
a Nord volgendo il sofferente
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L’amor domina cuor
Protegge dell’umano
progresso l’orizzonte
con raggi infocati.
Al mondo fiabesco
la vita traballante
faro di saggezza
si
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| Buongiorno sole anche oggi
da lassù riscaldi ogni mio dì
trasformi i miei sorrisi moggi
in qualcosa di più di così
Ti chiamo come se parlassi
e tu mi rispondi senza indugio
mentre dal cielo piovono sassi
uso il tuo ombrello come rifugio
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Cristallin amoureux,
épouse le chant de mon coeur,
criblé de doutes sourds,
indices de pas soucieux,
lents et hésitants,
enlacés par des bras tremblants.
Jette ma peur de l’abondan,
où nul ne saurait venir,
sabrer mes sentiments,
inscrits dans
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| “In colonia sono l’ultima arrivata
e da allora sono sempre incolonnata:
la stessa vita tutti i giorni in fila,
portar pesi disciplinatamente,
la noia di colleghe tutte uguali;
testosterone nei paraggi? Niente...
Ma io vagheggio un dì di
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Pesca al cioccolato la tua pelle
dolcissima tempesta tra le mani
nel gioco dei bisogni catulliani
brillante sopra il letto pan di stelle.
Miele e cioccolato sentinelle
il colle coi rubini dei pagani
nel sogno dei tuoi vanti luculliani
che uso per
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Cos’è che muove il cielo
nel mutare di fragili forme
appese ai brandelli del tempo
Tumulto irrisolto e costante
nel racconto improvviso
e sono altri orizzonti di nuvola
che ora declinano pensieri
non più uguali a quelli passati
Scivola
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La mezzaluna,
il tuo corpo
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Che sai sorridere
e mostrare movimenti
di luce e di stupore,
gesti vintage delle mani
a scattare fotografie
irreali.
Ancora per te
che piangi per questo amore,
che muore e rinasce
in ogni momento
di trasmigrazione e vita.
Ancora per
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Eolo |
17/06/2018 12:26 | 1681 |
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Quel sogno impossibile
diventò realtà...
breve ma intenso
indimenticabile ed eterno.
Non potevamo immaginare
che parole e frasi
avrebbero catturato i nostri sguardi
con giochi di seduzione
e menti protagoniste
con l’immaginazione
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L’amore fra i petali,
tra i germogli della vita,
negli angoli rotondi
di esplosivi tramonti
che sposano le albe.
Io e te sperduti:
dove tutto si apre,
e niente muore
ed il domani non c’è,
tutto è presente.
Io sono ubriaco,
stravolto nella
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Eran giorni di giugno
da passare tra amici,
nei giardini d’infanzia
a giocare felici,
un cancello di ferro
dal tempo corroso
apriva le danze
con fare chiassoso
Dispari o pari,
si faceva la conta,
in un batter di ciglia
la squadra era
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Dolcemente ti dirò
che non c’è melodia sublime
come il suono della tua voce
che sussurra sul mio cuore
una ventata di eterna pace.
Non esiste alba splendente
senza il riflesso del tuo sguardo,
profondo e rassicurante
come un cielo
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Dialogo nel buio,
buttati,
Senza paura.
Fidati,
lascia i tuoi fardelli,
vieni tra gli astri.
Sarà un lavoro lungo,
faticoso,
poi camminerai,
leggero,
su un fiume calmo.
Abbandona i pensieri,
sii ricco di spirito.
Tuffati nell’acqua,
negli
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Lenta all’orizzonte scivola la luce
in un tramonto che tutto adduce
ed osservo i contorni di un mondo
togliersi il colore per vestirsi di pace.
Venere è la primadonna della sera
nel cielo che insieme a me spera
di poterla per la prima volta
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Lede al diritto
quel relativo
superficialismo
laddove
anche il dovere
infedelmente
s’inchina
chissà quale
il
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ed è pleonastico il tuo dire
i tempi son cambiati e
alle piante seccano
i timidi germogli
i pesci son gonfi di plastica e
i cieli di cenere
e i mari piangono coi miei occhi
lasciare parlino i fatti
se voce avranno
in una -lesta?- inversione
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Ho varcato la soglia dei sogni
cercato nei meandri dei desideri
tutto ciò che potesse far fiorire l’amore
che cementasse l’unione
Ho sognato nei sogni
cercato nelle anse delle aspirazioni
mentre tra le mie braccia
ero a coglierne i respiri,
di
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Continuerò a sorridere
quando il cielo cadrà
in mille pezzi azzurri,
tra le sabbie del deserto.
Continuerò a sorridere,
quando le parole aguzze
incideranno in cuore,
in mille segmenti paralleli,
quando la tua barca
mi lascerà in alto
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Rughe profonde,
come solchi d’arida terra
sotto sole cocente,
trasudano sudore:
sopito all’ombra del gelso,
attendi il tramonto.
Pallido riflesso
d’arancio sul viso, il cuore
ricolmo di silenzio
che narra cicatrici,
abituato al silenzio
che
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Dove andranno a finire le mie parole
quando si alza il vento del tramonto?
Forse si perderanno nel rosso del mare,
globuli rossi di dolore e piacere,
plasma di contemplazione
per fughe verbali verso la notte,
o magari nel carminio
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| A delicacy is missing
giving a little respite
to melancholy,
parsley is missing
to this uniform planter
of people too
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| Sì - senti che manca qualcosa
ma basta cliccare e tutto si rasserena
in quello sfogo che a volte non ha dell’umano
cancelli chiusi stridono nell’anonimato
ognuno con il suo bagaglio
dove intercettare piccolezze
.
quell’anima sempre
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| Sei il mio sogno la mattina
ma la notte non consiglia
e tu ape mia regina
mi riduci una poltiglia.
Cavaliere del tuo orto
vado e vengo col piacere
e ti scopro e ti riporto
con la foga di un pompiere.
E quando scopro il bello insieme a te
mi
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Tu sognami
e cancellami l’essenza
ascolta le mie voglie
e i desideri
e le parole
bruciano la schiena
appena che di te
mi sento piena
e in questo sogno amore
non dormire
indossa la tua veste
la più amata
e per finire vieni tu
a vegliarmi
e
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Il segreto del tuo silenzio
è racchiuso nei meandri
della tua solitudine.
Mi nutro
della tua bellezza.
Adoro guardarti
mentre raccogli i fiori
del tuo giardino d’inverno.
Raccolgo il pianto
che sgorga dai tuoi occhi
e lo custodisco
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(monologo diretto)
Parla di te
il tuo sguardo
e racconta di strade
già percorse,
scavate nel tempo
e in cuori di ghiaccio...
Parla di te
il tuo sorriso
quando mi accoglie
e mi sussurra
palpiti ed emozioni...
Affondo
come pietra
e non
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Nasce uno strano legame
tra il coltello e la ferita.
Si chiama colpa,
senso di appartenenza
destini
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47 poesie pubblicate nel giorno 17/06/2018. In questa pagina dal n° 14 al n° 43.
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