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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 47 poesie pubblicate il giorno 08/03/2018
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Sono nata da madre Terra
- Femmina come me –
estratta dalla polvere
che acceca anche gli occhi di quel Dio benevolo
che
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| Valanga di calore
seminata al limitare
e al confinar grigiore
in ovattate piume
d’aroma polveroso
empite il mondo, donne.
Come tonde e gialle perle
fruscianti l’una all’altra strette
l’invernale stasi rallegrate
e con coraggio agli occhi
un
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| Sei una tremula foglia, un bisbiglio,
una fetta d’amore del mondo,
sei dolcissimo canto errabondo
che promana profluvio e consiglio.
Tu sei donna, mistero e magia
mai del tutto esplorata e radiante
il calore che bagna ogni amante,
e produce
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| Siamo ancora fermi qui, congelati in questa rabbia
incastrati a testa in giù in un ricordo senza tempo.
Siamo ancora stesi
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V’erano cose che non potevo fare
tinteggiare casa e riparare il ferro o il phon
o impedire a un rubinetto di gocciolare
Cose che mi facevano riflettere ed imprecare
V’erano cose che mio padre metteva a posto
- fin quando visse- cose fin troppo
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Perché mi tratti come tuo fratello
se neanche mi conosci, mi sento
quasi uno zerbino, come se la notte
non fosse mai finita.
Raccatto le mie cose e vado altrove,
tra le foglie sempre smosse, nei viali
dove gli alberi sono sempre verdi e
i fusti 5
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Questra nostra vita, goccia nuda,
sete infinita di vita,
sono stanco di questa camicia pulita,
di questa maschera
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Calciatore di tutto rispetto.
La morte ti ha preso alla sprovvista
proprio sul tuo letto.
Solo trentun anni
e non sentivi fatica ed affanni.
Lasciando moglie e figlia
tu che eri capo famiglia.
Cosi Cagliari e Firenze
con unione ed aderenze
tu
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L’inquietudine si rivolse in se stessa turbata
dai frenetici eventi che la circondarono
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Scivola sull’onda questa fretta
con la dannata voglia di arrivare
raggiungere il profondo del tuo mare
con la mia vela e i
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Frammento d’eternità è questo nostro amore
sostenuto dalle grandi ali della nostra pace
spiegate al vento che soffia
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Scuri sono oggi i tuoi pensieri
abbandonati dietro quella porta
chiusa di inverni e di ricordi.
Cammini dietro ai sogni
e dipingi di sereno i cieli nuvolosi
In certe giornate scavi ore di dolore
e ricami trine che contornano
stanze vuote e senza
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| Sono spuntate le prime viole
la primavera si annuncia con timore
è il momento che aneliamo
con piacere il suo tepore
I primi passerotti stan cantando
sopra i rami degli alberi fioriti
le primule bianche con le gialle
riempiono i prati
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| Sentore di vita, di lealtà, di bellezza
autentica vera, sei tu donna
creatura foriera di gioia e di piacere
mai triste bella come ieri
Tra passi di umiltà ti muovi con
costanza imprimi dolcezza,
serenità e temperanza
A volte vessata e
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| mi persi nei baci umidi di rugiada
stretta all’albeggio dietro le innevate cime
il silenzio ronzava abbracciato ai seni turgidi
arrotolati sotto le coperte odorose di sesso
le borse sotto agli occhi parlavano di noi
ti strinsi cosi forte da
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| Splendida Donna dal volto rosa,
guarda nei miei occhi
per capir quanto sei meravigliosa.
La tua bellezza mi seduce,
mi rende felice, mi dona pace,
finanche il Sole invidia la tua luce...
Speranza del futuro e del presente,
sei un mistero
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| Ho incarnato il pianto
nei solchi del mio volto
quando te ne andavi
calpestando
le briciole di noi
Non ti sei voltato indietro
per consolare i miei lividi
e la tua mano su di me
ha lasciato carezze di rovo.
Oggi rammenderò le mie reti
e
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lirica d’amor tu sei
- donna-
provenzale forse questo mio modo
d’immaginarti
in un immondo mondo che
t’ha saziata di bocconi amari,
ingoiati e mandati giù a forza.
Tanti i compromessi!
Ricordi di te... un tempo
-le braccia incurvate-
al peso
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Amate la donna
non calpestare i suoi pensieri
Cercate la forza, le sue emozioni
le sue rughe e i suoi colori.
Stupenda creatura
tu che dai vita ai sogni
al pianto di un bimbo
a un cuore gelido
ad un felice canto
sorridi sempre.
Sorridi
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Nell’abbraccio un profumato candore emanato
oh donna, per te il mio delizioso amore
una mano sul cuore, d’acacia il suo ornamento
una mimosa per te coi suoi rami in fiore.
La lungimiranza, il delirio del tempo
ha raccolto nel suo scorrere il più
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| Una vita lunga e senza fine
metri di dolore cronico
stoffa marcia di sentimenti aridi
vestito di rovi per chi amare voleva!
Tu Donna!
Una tristezza immensa ha invaso il tuo cuore
ha arginato la tua vita in una valle di solitudine
hai votato il tuo
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| C’è qualcosa
che ora vedo oltre i segni del tempo.
Sul tuo viso, un bambino gioca il suo corso d’acqua.
Le lucciole
svegliano la notte:
Si fanno piccole stelle nei miei occhi.
Sento il ponte che mi tiene alla tua riva.
Il tuo silenzio.
Le
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Donna, madre, amica e sorella.
Tutto questo sei e sei stata.
Eterna e regale Rosa che sboccia
nei pensili Giardini di Dio.
Nel gravido grembo della Terra.
Melodia d’Ali che nel silenzio
-canti del sempre-
IL VOLTO DELL’IMMENSO.
Scintille di
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| La cenere stanca, che rimane sola
la cenere che sogna
viene presa dal vento, rivive
è nell’aria, è ovunque
scrivi sul respiro
forme silenziose
nelle nebbie d’autunno
ogni parola è sola
e rimane sui vetri
un passaggio,
il tuo sguardo
la tua
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| Le mani giunte, i manti lunghi, antichi,
il velo in testa, azzurro, ampiamente;
mantelli sacri, toni soavi, si, Chi
è in loro prece, è accanto a ognun Presente;
lor superiora fulge, al monastero
celeste, dove alian lievi, intente.
Grazia ai
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| Arriva l’alba
e dietro il monte il sole
già sorge a dardeggiare la natura.
L’osservo
ed è un incanto quel vedere
l’astro che a poco a poco su s’innalza
e la natura tutta prende vita
a cominciar dal canto degli uccelli
fino dell’aria al
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| Struggente è il desio
di annullare il tempo
e di amarti, amore.
Al silenzio e alla notte
complicità strapperei e
in attimi respirerei furtivi
il senso profondo
del nostro esistere.
E prima che il sogno svanisca,
incurante di minacce
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| Emozionami
di grida
silenti,
quando il tuo sguardo
penetra il mio
e lo infuoca di ardori...
Neanche il vento
spegnerà quell’incendio
che brucia speranze
e alimenta sogni...
Ma ti prego:
emozionami ancora,
come sai fare tu,
coi tuoi gesti
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| Mi chiamo Stella, ma non sono bella,
son semplice e del tutto naturale,
mi piace solo di sentirmi donna
e vivere l’amor
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| Non avrei voluto, tra bianche
Pareti d’ospedale,
tra l’ora del dolore
e del lavoro umano,
il ripetersi quotidiano
d’un
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47 poesie pubblicate nel giorno 08/03/2018. In questa pagina dal n° 14 al n° 43.
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