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Le 49 poesie pubblicate il giorno 02/01/2017
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È questa l'ora
che i morti
sanno più dei vivi
Il seno di una donna
urla
bare senza nome
Il
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Se potessi tornare indietro
vorrei rinascere con le ali:
uccello sempre in volo
insieme a te (o da solo).
Se potessi tornare indietro
vorrei rinascere migliore
di quello che ero e sono
una chitarra o un piano,
ed essere di loro, il migliore
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infilerò me stesso
fin dove lo chiedi
su quella riva, dove il re cadde
e ci bagnino pure le punte
delle dita dei piedi
le ultime lacrime o le prime grida, non ricordo
fossero fredde o calde,
nello strascico dell'ombra
di una statua senza
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Novello di è inficiato
nel momento in cui
le ondate continuano
a intridere
i nostri corpi sul lido.
Entro una blandizia
e l’altra
allo sfolgorio del sole,
ci siamo cullati
con l’occhiata
in quanto esprime
il ciglio.
Un miasma di
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| Come marea che scava la sabbia
in un respiro di microrganismi
nati e subito morti,
come cristalli evanescenti
polverizzati dal sole.
La mia vita!
Come tempo che dipana i suoi attimi,
voce di vento che non sa leggere,
radice estirpata dalla
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Eolo |
02/01/2017 21:19 | 1777 |
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Lei,
nata per amore
vive d'amore.
Cammina,
sui carboni ardenti
delle sue emozioni.
La porta del dolore
è sempre aperta,
lei
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| 'Na surprisa pi matina.
Sulu a so pignata sa rimina.
Cu l'avi circata,
cu lu duluri l'avi truvata.
Carusedda, "Rosa da picca sbucciata",
da ‘nu giovanottu fu corteggiata.
Mancu n’annu, l’avia spusata.
Travagghiatura,
ma lu cumannu
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| Solchi pregressi frontalmente vanno
al culmine incavo dei succinti vestiti
inibendo il fresco pensiero
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Mi rivolgerò su
fino alle stelle
e a una sola di esse
affiderò la mia speranza
e nella notte
al mio secondo
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forse amai il silenzio
più di altra cosa all mondo
curando l 'inquieto spirito bramoso
a risollevarsi in punta di piedi
e volare insieme alle nuvole lassù
calpestai l 'erba appena tagliata
lungo un sentiero battuto solo
dalla
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E mi ritrovo seduto
a costruirmi pietra su pietra
l’anima ormai smunta di certezze.
Mi cammino dentro,
tra le voglie e i desideri
quando a negarmi la voce
è il gelido freddo
di quest’inverno
che non s’appresta a finire.
Quanto ancora
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| Mi amasti una notte solamente
come per una vita intera
fosti dentro la mia anima
ti accolse solitario e mi commossi
piansi lacrime di stelle insieme a te
solamente una notte mi donasti linfa sincera
per sempre dentro di noi
dentro le vene
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| La Befana, o miei signori,
più di quanto immaginiate
ha le scarpe risuolate
e non soffre di dolori
anzi, essendo una gran donna,
vola sempre in minigonna.
La bruttona con la scopa
è soltanto un bel ricordo;
non inforca, sale a
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| Sguardo di luce
invoca le stelle
Desideri corrono
col nuovo anno
Pace e amore
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| Come granelli
di sabbia fine
il mare li avvicina
e li allontana.
Sempre più sbiaditi
nel ricordo degli attimi,
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In verità credevo in quest’anno
- nato da poco- attendevo un dono
dal cielo o dall’ignoto
che lenisse l’anima inquieta
Ho lasciato l’albero vuoto
non ambìvo a sostanze
o beni preziosi o gingilli
ma ad un afflato nuovo per i miei
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| Non piove da giorni nel campo
e la neve
s'inaridisce
riversa
sotto il peso dei passi
un carretto fatica
si ferma;
alcuni viandanti, stretti nei baveri,
s'accostano
e nello sciogliere quel vincolo alla terra
si emancipano dal
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| La strada spesso smarriamo,
saggiamente
ci viene di nuovo indicata,
stoltamente, come consueto,
con destrezza la
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| Seduta la fanciulla
là sola se ne stava
sui piani alti della scala
e guardava e ammirava
la strada della sua vita
che si perdeva
là in fondo sul verde.
Ballavano i suoi occhi
cullati dai colori
di un cado tramonto.
Un pittore
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| Désormais dans les cieux,
Éternelle fleur des mille lieux.
Plus aucune souffrance
Anime ton visage déteint.
Regarde l’espérance, et...
Tourne le dos aux malandrins.
Pour oublier ces amertumes,
Où que tu sois dans l’infini,
un vent caresse les
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| Al fuoco rigirandomi più volte
qui ansimo per la tosse e per respiro
inquïeto. Il malanno urla e non placa
la bramosia del suo istinto di Nulla,
e la ferocia sua.
E or dalla mia finestra vedo piovere
le nebbie della sera; e i
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Corrono via per vicoli nascosti,
si perdono per bianche cime le
ruote delle tenebre.
Spettri e paure annegano nel
dorato diluvio dei raggi d’un
nuovo mattino.
Ascolta! Amore, vibrano le
campane, si destano i germogli
seppure nel freddo
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Impastati ibridi e soli
scolpiti dai venti
siamo pensieri plasmati
levigati e scritti
lussureggianti oasi e miraggi.
Volano granelli e atomi
sparsi e confusi
mimetizzati al sole
tra croci Ankh
nel perenne ciclo di vita.
Conserviamo la
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Scintille tra i capelli di ossidiana,
mentre te li accarezzo con le dita;
nell’ infinito scorrere di vita,
il limite di
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Non dovrei sentirla qui
dentro di me
nelle viscere nude del cuore
la ferita bruciante
che mi urla nella carne
rossa
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Sabyr |
02/01/2017 12:55 | 2356 |
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Nel fascino barocco della sala
vestigia prestigiosa del passato
fossi il guattero seduto sulla scala
ma non sono che
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Le suole calpestano la strada bagnata di lucidi riflessi
Un lungo viale alberato da ippocastani nerboruti e neri
alla fonda lunghe taglienti croce vie ad angolo retto
La vista è offuscata dalla piovigginosa nebbia grigia
di un ultimo autunno o
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| Permeabili ai dolci suoni
del Natale, convinti
...umanizzeremo,
soggiungerà poi - Epifania
...sui cuori a crescere,
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| Nei rami,
come nude nervose sinapsi,
che neri e crudi si aprono al cielo
colgo il rabbioso istinto della libertà,
una cattiveria indotta
da un moto invisibile di crescita
e di vita,
apparente inazione di sviluppo,
un lento ventaglio che si
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| È nel silenzio forzato
è nel frastuono vociato
che il lato oscuro della vita
forse si manifesta?
O forse nel ruggito libertario
che invoca speranza, fede,
idealità, passione,
voi che ne dite
sarà una utopica mia
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49 poesie pubblicate nel giorno 02/01/2017. In questa pagina dal n° 12 al n° 41.
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