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Le 38 poesie pubblicate il giorno 01/05/2018
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Eccola,
arriva la dea
col suo abito fresco
di colori rubati ai tramonti,
alla luna.
Con cirri d’argento e trine rosate
ricopre le stelle, la luna.
Nel primo bagliore di sole
sospira nell’aria
baciando rugiada.
Bella e festosa
risveglia i
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| Per scrivere devi aspettare
un secondo o un millennio
che tutto il resto è normale
Ritornando i taccheggi del sogno
ti ricordano scene già pronte
le testate sul grugno
ti riservano "pronti per l’uso",
la rabbia d’annata sul tuo volto
e i refusi
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Nero |
01/05/2018 23:59| 1444 |
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Mi sono nascosto
perché ho paura
di non sapere più
cos’è la luce
E le ombre
mi accolgono
quasi io fossi
un fratello del buio
La pelle diventa
sottile e pallida
mentre l’alba
sussurra segreti
Mi sono stupito
quando il tramonto
ha
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La passione antica proibisce
che il tuo nome si perda,
cerco rifugio sopra schiene
che camminano scalze,
stelle comete sono le mie cicatrici...
Ti respiro,
soffoco per tornare a respirarti...
scompigli profondi illuminano
le strade della
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Fisso la notte distratto,
bianco il viso di luna,
seduto in un anfratto
spallato ad una duna.
Cupe ombre
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andavi via
così
stordito dallo sgomento in gola,
altre parole negate a noi
ad ogni battito muto,
straziato fissavi la porta aperta
linea sottile tra vivere e morire,
immane il peso di una scelta
per un solo passo
intralciato dall’assenza di
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Scompiglia emozioni
la brezza di maggio
e profuma una rinascita
di fragranze antiche come stagioni.
Scioglie il mio sorriso
e le umane membra
e a lui mi conduce.
Lui
mia cattedrale
mio rifugio dalle tempeste
al cui morbido
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| Promettimi attimi di senso,
direzioni convinte
cincondate come uno sguardo
che ostenta una meta.
Cercami nel pensiero
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| Dirtelo, non è un segreto:
l’amore,
è la gioia più grande,
la parola che si forma
sulle labbra,
che proviene dal
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Grazia divina
agisce con
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Al centro della costa d’oriente
una spiaggia assai imponente
per chi viene dal continente.
Una perla per la Sardegna
dove il silenzio lì vi regna.
Con i sassi colorati
col nostro mare molto intonati.
E tra una risacca e l’altra
passa il pescatore
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E vennero quei giorni
che nel Tempo poi
dell’ Armonia vennero chiamati
il tuo sguardo
scivolava sulla corda di un violino
da dove dolci note
accarezzavan le mie labbra
la tua bocca
stuzzicava di baci i miei pensieri
che riflettevano
verso te
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Tanti Uomini
restarono fuori dell’Arca,
annegando nell’immenso lago.
Altri su barche
che nessun affonda
se anche torna il diluvio
scriveranno la
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Chiarore di luna insolita stasera,
invita a confidare tutto quel che in segreto sosta
nell’anima ormai da tempo.
Lo sguardo è attratto dalle ombre scure
che risaltano,
illuminate da luce centrale,
abbagliante.
Immagino immediatamente di
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La lontananza, Amore mio,
è come una lama fredda che toglie il respiro.
Pesa come il piombo.
Schiaccia i pensieri sotto macigni
grossi come montagne.
Volano da te le mie poesie.
Sono palloncini colorati che diventano farfalle.
Sono carezze e
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L’amore è un’altra cosa
mi hai sussurrato
tra i capelli scompigliati,
a occhi chiusi,
tra lenzuola umide,
tra baci sulla pelle ardente.
L’amore è un’altra cosa,
un bisbiglio tra cuore e mente
tra chi sa e chi a se stesso mente,
per non
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Dint’’à certi jurnate,
quanno ‘o cielo
è nu lunzulo bianco spuorco
’e assaje curiuse,
cè vulesse proprio nu poco ‘e Mè,
na ‘ntecchia!
Invece, aggio voglia ‘e me cercà,
pe’ dint’’è sacche, dint’’ò portafoglio
e perfino dint’’è penziere ...
Nun me
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per come la ricuci questa vita ti somiglia
nella cadenza stessa di un magma vocale
che parli e scende un’ombra sul tetto
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| Non c’è approdo nel vuoto né viaggio
il pensiero - questo padrone severo -
ora mi è ostile. Il suo clamore
fa zittire le rane nei fossi
ed il ronzio delle vespe nell’aria
Stride sulle note d’un pettirosso
e spezza la malinconia delle tortore
Sola
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M’incammino solitario
lungo una pista silenziosa
e del tutto mai battuta
cercando un riparo
dove la mia anima stanca
possa avere ricetto
La mia è una flebile voce
che grida nel deserto
cercando una sponda,
qualcuno che mi ascolti...
Un
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Come un tratto di mare tu
indefinibile contrasto
tra voglia d’infinito e realtà
fai arrossire il cielo quando te ne vai
Come un tratto di mare tu
lui bagna la terra
tu il cuore
spiaggia i tuoi occhi
dove finiscono i loro giorni le emozioni
Come
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Midesa |
01/05/2018 12:43 | 2266 |
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Tu che dormivi attaccato ad una sorda macchina di silenzi
piccolo angelo rappreso di una malattia sconosciuta alle stelle
giorno dopo giorno i tuoi occhi si consumarono di una stanchezza accennata di morte
brandello di una vita che volevano spegnere di
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Vorrei
ti svegliassi di soprassalto
assetata di me
saperti alla mercé del tuo battito,
incapace di arginare
il divampante fuoco.
Vorrei sentissi
le mie mani
fissata al muro
mentre una tiene alte le braccia tue
e l’altra intrigante
che
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| E’ forte il richiamo del vento
che sbatte tra anse di tempo.
Vorrei poter volare lontano
tra cime tempestose con ali poderose
Lontano da cattiveria e malvagità
da un mondo ribelle, da improbità ed iniquità.
Vorrei raggiugere luoghi ameni
dove la
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| Vorrei liberar dalle catene
il bavaglio che copre il respiro
della vittima di stalking,
e scacciar il vento contaminato
dall’ansia e la paura
che vive nella stanza.
Le urla e le grida
si fondon col silenzio,
aumentano fino a stringer
le
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Disegnata meraviglia
la notte
spirale in un pugno di stelle
luce magnificata a sogno
gradiente
offuscato dalla luna
in un semplice gesto
polvere di un
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Sono un assassino
ho ucciso l’amore
ho ucciso mio padre su un letto d’ospedale
ho ucciso mia madre per non farla soffrire
ho ucciso un sogno
ho ucciso Dio
e ho ucciso me stesso nel nome di Dio.
Sono un assassino
ho ucciso la vita per non vedermi
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CAMMINARE
Camminare
cercare quel qualcosa
e trovare profumi
sapori da mescolare la lingua
fino a ingrovigliare il cervello.
Camminare
sabbia rovente del deserto
perdere la pelle sotto i piedi
schiantare al suolo il proprio dolore
vederlo in
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Una fugace musica artistica
è il sonetto, dolce vibrazione,
nella sua corporatura più tipica
tanto da mostrarsi come canzone.
In endecasillabi è la metrica
quattordici versi, la spartizione
una carezza morbida e mistica
per spumeggiare
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“La rassegnazione è peccato mortale”
scriveva Don Lorenzo Milani.
Oggi nell’apatia tombale
quanto mancano di quegli anni
la lotta per l’emancipazione, il coraggio delle idee,
la presa di coscienza della classe operaia dalle laboriose mani.
Sarà il
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38 poesie pubblicate nel giorno 01/05/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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