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Le 31 poesie pubblicate il giorno 30/11/2018
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Sotto l’ombra
di un pingue cipresso,
osservo la tua mente
favellar
tra le spine mordaci
di un ricordo efferato.
I tuoi occhi
sibilano al vento
tra le foglie taglienti,
tra le lacrime assenti,
in una quiete ormai
più senza pace.
Sento il
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Girovagavo cercando lo spessore
della mia anima amata
cavalcando alte onde schiumose
minacciose nuvole leoni alati
in
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| L’alba è bella.
Con i suoi rosa delicati
che disperde
tra nuvole leggere
mi fa pensare a un sogno
ad un suono melodioso
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| Dall’oblio ti ho chiamato,
riportato via da ogni sogno,
ogni illusione che
prova il tuo cuore,
io sono un mostro
che
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Fil78 |
30/11/2018 22:16| 625 |
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Io ti assicuro una luna storta
un chilogrammo e mezzo di moine
un etto di brillante lucentezza
che adopero di notte e per chiarezza
ti garantisco fiamme mai usurate
il fiotto della vita e se non ciarli
il cuore di un munifico bastarrdo
e il
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Alla fine
sono rimasto così
con i miei fiati amari
di cenere e polvere
e con qualche oggetto
sui vecchi scaffali
dove la luce tarda
a dirimere la nebbia
Alla fine
mi sono spento nel nulla
e attendo ancora
una carezza più lenta
del
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Discorso nella sala delle conferenze umane.
Come un libro la vita,
capitoli;
Come onde del mare mosse dal vento,
pagine che raggiungono il punto estremo del momento,:
" il sud di ogni anima che chiamiamo tempo.
Altre onde, nuovo giorno,
nuova
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Semplice é il ricordo
di un’infanzia ormai smarrita.
È la speranza la prima a concedarsi.
Incontri andati, persi dietro l’angolo della vita,
persino lei, la tua migliore amica,
ti ha lasciato andare via.
Corri controvento per stordirti di
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Un sogno ... ma c’ero quasi riuscito
a viverlo per come avrei voluto
ove eri Tu a renderlo tangibile
pur se evanescente ed impossibile.
E mentre il cielo respiravamo
i nostri occhi infondevano pace
nel silenzio di una melodica luce
autunnale che
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Ascolta la mia voce,
perché nel buio della notte
ti saprà salvare dai cattivi pensieri.
E il mio respiro ti culla
ora che siamo una cosa sola.
Il tuo corpo, che sfiora il mio,
come una goccia di pioggia
o come un fuoco ardente.
E così
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Nella quiete, nel raccoglimento in solitudine
giungono di te mille e mille pensieri
soavemente dal vento trasportati nell’amplitudine
dell’universo ad occaso sonori riverberi.
Degli alberi senza foglie flessibili rami
s’intrecciano in disegno
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L’adrenalina scorreva a fiotti
nelle notti passate sul balcone
a scalare riflessi argentati
e bere nell’incavo tuo gemente
la rugiada della rosa del prato
Rivedo le tue forme bronzine
seguire il ritmo di luminarie agostane
che mostravano sui
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| Bello il sole,
bella la pioggia sul tetto
ma tu mia cara
lasci alla tua schiena
ogni sorta di pena
mentre la mia mano
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Non sono rose
le parole soffocate dal grido di dolore,
i sogni rubati all’anima
oramai rotta dal pianto.
Il cielo s’è vestito di nero
mentre il cuore,
frantumato s’è perso
dentro un orizzonte smorto.
Non sono rose, ne carezze,
le mani che,
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Delle parole _strette in un mucchio_ ho fatto un rogo.
Un dì erano gonfie di speranze erano vele
erano rossi papaveri nel grano
Ma le parole sono cadute tra le mine
e il tempestoso vento le vele ha lacerato
Ho chiuso gli occhi sull’amaca _
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Appena nata, sorgi da onde inquiete
che spumeggiano sopra il tuo bel corpo,
oh Freya, che ignuda spalanchi i primi
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Quando al cielo ascendi con dolcezza
tu, pùdica farfalla che al verme sei avvezza
e da esso non ti discosti se non per l’ali
leggera pari, ma i fiori ed i colori a te non sono pari
Pur tratteggi nel tuo leggiadro volo
una rara geometria di tremule
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Quieta è la vita e quel che offre l’inverno
un frutto rosso tra rami e foglie d’autunno.
Brividi di freddo e labbra viola
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Di questo mio tempo invecchiato
di questi anni fuggiti sui barconi
come emigranti affogati
fuori dalle tensioni di questo
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| Quando il calpestio del silenzio
si fa forte nei pensieri
mi impiglio
nel cosmo del tuo sguardo
disperso nel rumore
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| (essenza in fuga è il cuore
a disperdersi
tra luminarie ed epifanie del nulla)
mi sovviene quel Natale
che l’ angelo si staccò da me
per chinarsi benevolo
sul derelitto sotto i portici all’addiaccio
fu il calore in quel giorno santo
a farlo
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Ressa di alme, spinte dal dolore;
strida maligne, foco arduo e ferale;
diavoli rossi, del malvagio ardore;
costì van
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Cammino silenziosa ad ascoltar un canto
che eloquente s’aggira nella festosità del prato e
tu silenziosa sei accanto,
odo la voce che suadente e vezzeggiante
disperde in sfumature di vento,
ecco un fior fa capolino e sorridendo al cielo
china la
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Non sempre percepisco vita attorno a me
e quando accade, non sempre
ne comprendo il motivo, né il suo perché.
Sento invece il suono di assurde parole
così come il rumore dei torvi pensieri
sempre più stanchi, sempre meno veri
e tutto questo mi fa
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ti sei fermata a toccare
con l’essenza
di una eternità sperata
la mia finitudine
la nostra finitudine
ora si
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| Un fragile vento,
mi scuote l’anima
di poesia
brillava al sole
la tua più silenziosa
tristezza
senza acqua, anche il fiume
sarebbe solo, un ammasso
di
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| Molti innamorati nel corso della vita
si son lasciati e dimenticati pure
di quell’antico loro sentimento quali
i nomi quali i visi quali le motivazioni.
che Venere forse piange disperata e Cupido
frecce più non serba per colpire quei cuori?
Sì trame
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| La fine sembra voler intralciare il traffico
proprio nulla si può fare
laboriosa come una bacchetta magica
fa la sua scelta
un lampo e tutto perde senso
travolgendo quanto la vita
sino ad oggi ha costruito
il niente dove intrufolarsi si
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| (novello Icaro)
Disperse
emozioni
gridano lacrime
ad un cielo occluso...
Il tuo sorriso
è speranza
e panacea
per cuori
poveri di palpiti,
mentre
mani rassicuranti
sprigionano
luci e riverberi...
Un silenzio
mi avvolge:
leggo
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| Profumi di vita,
corpo di seta
che accende i sensi.
Scintilla!
Odori di luce,
bocca accesa
di porpora profonda,
passione che divora,
tenerezza che incanta.
Senza dolore!
Fammi dissetare
ai tuoi capezzoli,
seno di latte che nutre
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Eolo |
30/11/2018 00:33 | 1504 |
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31 poesie pubblicate nel giorno 30/11/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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